Aspettando il Palio: Baldichieri. "La fiducia nei confronti di Chiavassa è aumentata dopo il suo esordio in Piazza del Campo"

Manca ormai meno di un mese al Palio e a Baldichieri c'è già gran fermento: le commissioni stanno lavorando incessantemente per portare a termine gli ultimi dettagli. Per l'ultimo comune vincitore di un Palio (lo straordinario del 2019) l'estate è stata densa di appuntamenti, come ci spiega la rettrice Sara Giaretti.

"Abbiamo fatto tantissime come: dalla festa calabrese, passando per le prime tre date degli AperiPalio, innovativa idea nata quest'anno, che ha già riscosso grande successo e che verrà sicuramente ripetuta anche nei prossimi anni, arrivando alla festa d'estate di sue settimane fa che ha visto il Comitato impegnato per tre  sere all'insegna di buon cibo e musica"

La settimana del Palio, per Baldichieri,  inizierà domenica 25 agosto con l'ultimo dei quattr aperitivi a tema: "Questa volta tratteremo argomenti più "casalinghi", andremo infatti a chiacchierare con quelli che sono stati i protagonisti del Palio a Baldichieri nei nostri 37 anni di storia: parleremo prevalentemente della corsa e di come negli anni è stata organizzata. Ogni sera, come da qualche anno a questa parte, si cenerà tutti insieme; lunedì termineremo i preparativi per le cene, martedì ci sarà l'ultima prova corteo e, a partire dal mercoledì, i cenini saranno aperti al pubblico. Sabato la cena propiziatrice, che per la prima volta da noi si terrà la sera della vigilia"

 E per quanto riguarda la corsa? "Le nostre aspettative puntano come sempre al risultato più grande - risponde la rettrice - dopo la Vittoria del 2019 vogliamo dimostrare a tutti di poter combattere ad armi pari con i più blasonati. Mattia Chiavassa è con noi da parecchio tempo, la fiducia nei suoi confronti non si è mai affievolita, anzi, dopo il suo esordio in piazza, è addirittura aumentata e siamo sicuri che saprà far bene"
 

La settimana del Palio

Il tema di sfilata

Monachesimo nel Medioevo: vita spirituale, lavoro manuale e lotta contro il male secondo la regola di San Benedetto 

Il Comune di Baldichieri mette in scena momenti di quotidianità e pratiche in uso nelle comunità monastiche in epoca medievale sotto la nota regola del «ora et labora» dell’Ordine di San Benedetto. I monasteri, veri e propri centri di produzione, garantivano la sussistenza dei monaci, ma anche di bisognosi e viandanti. Nella regola benedettina rientravano i lavori più nobili, tra cui quello degli amanuensi e dei copisti. Elemento di culto è la crocemedaglia di San Benedetto. Su di essa il Santo è al centro, accanto una coppa rotta e una croce nella mano destra. La coppa, avvelenata da alcuni monaci ribelli, si ruppe quando il Santo tracciò il segno della croce su di essa. Il corvo, sul piedistallo a sinistra, rimanda ad un secondo tentativo di avvelenamento quando un sacerdote inviò al Santo del pane avvelenato. La sorella di San Benedetto fondò il primo monastero femminile seguendo la Regola benedettina. In sintesi, il monachesimo nel Medioevo non era esclusivamente un’esperienza spirituale ma ispirava anche pratiche di apprendimento, conservazione culturale, lavoro manuale e assistenza sociale, che hanno lasciato un’impronta significativa sulla storia dell’Europa medievale.