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Cronaca | 10 agosto 2024, 10:12

Incisa Scapaccino: i Carabinieri identificano gli autori del furto e degli atti vandalici nella chiesa di Sant’Antonio Abate e nell’Istituto Comprensivo “Quattro Valli”

Il comportamento dei vandali ha determinato danni quantificabili in oltre 15mila euro

Incisa Scapaccino: i Carabinieri identificano gli autori del furto e degli atti vandalici nella chiesa di Sant’Antonio Abate e nell’Istituto Comprensivo “Quattro Valli”

I carabinieri hanno identificato i vandali che nella notte del 30 luglio a Incisa Scapaccino, si sono introdotti nella locale chiesa di Sant’Antonio Abate di piazza Ferraro

Scassinata la porta di ingresso,  i vandali si sono accaniti su alcuni presepi distruggendoli insieme a diversi oggetti sacri in esposizione e danneggiando anche il sistema di amplificazione usato per le funzioni religiose.

La scorribanda notturna, però, non si è limitata all’edificio di culto, ma è proseguita nella scuola “Quattro Valli”,  nella piazza principale di Incisa. 

I malviventi, forzata la porta sul retro, dopo aver messo a soqquadro diversi locali dell’Istituto, imbrattando i muri con scritte fatte con bombolette spray, hanno asportato 19 pc portatili di recentissima assegnazione all’istituto, completi di tutti i relativi accessori. 

Il comportamento dei vandali oltre a determinare danni quantificabili in oltre 15mila euro, ha destato molto clamore in paese e su tutti i media nazionali.

Le indagini dei Carabinieri della Stazione di Incisa Scapaccino sono partite immediatamente con lo scopo di ricostruire i movimenti della banda di malviventi nel corso della nottata. 

L’attività meticolosa dei militari ha permesso in un tempo davvero breve di identificare, quali responsabili dell’accaduto, un gruppo di quattro ragazzi italiani di buona famiglia e residenti nella zona. I quattro, tre dei quali minorenni, sono stati deferiti alle competenti Autorità Giudiziarie, ordinaria e minorile, per i delitti di furto aggravato e danneggiamento in concorso. 

La rapidità dell’indagine ha permesso anche di recuperare, presso le abitazioni degli indagati, tutto il materiale informatico rubato prima che venisse venduto a Torino, infine i pc sono stati restituiti alla scuola così da tornare a disposizione degli studenti per il prossimo anno scolastico. 

Redazione

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