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Asti | 09 agosto 2024, 19:07

Aspettando il Palio: Canelli. "Con il cambio di Amministrazione, dal prossimo anno Canelli si comporterà diversamente"

Laconico il rettore Benedetti: "Lasciamo tutto alla volontà di San Tommaso, sperando che ci protegga"

Merphefoto

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L'ultima volta fu il 1974.  Il fantino era Mauro Finotto e il cavallo "Spumantino" da allora, per Canelli, la fortuna al Palio non ha arriso particolarmente. Non demorde però lo storico rettore, Giancarlo Benedetti, da 35 anni alla guida del comitato spumantiero.

"Lasciamo tutto alla volontà di San Tommaso, sperando che ci protegga" risponde Benedetti alla domanda su quali siano le siano le aspettative di Canelli per il primo settembre. 

"Abbiamo organizzato per sabato 31 agosto alle ore 20, presso il ristorante “Piantagrane”, la cena propiziatoria- aggiunge - domenica primo settembre, alle 9.30, in piazza Cavour ci sarà la benedizione del cavallo “Liòn” e presentazione del fantino Massimo Columbu, detto “Veleno Secondo”, insieme ai figuranti. Come novità di quest’anno, dato il cambio di amministrazione, abbiamo l’onore e il piacere di avere l’assessore alla cultura Annamaria Tosti, che probabilmente, prenderà parte, anche il prossimo anno, alla commissione artistica. Questo, forse, è la prova che Canelli il prossimo anno si comporterà diversamente"

Per prenotarsi alla cena propiziatoria contattare: 335 6951209 / 333 4542838

 

Il tema di sfilata 

 

Il nuovo erede: occasione di festa per la comunità intera 

Nel Medioevo, la nascita di un figlio, nuovo erede che assicurava la discendenza alla famiglia – a qualsiasi ceto essa appartenesse – era occasione di festa per l’intera comunità. In proposito molto interessanti sono i Registri di corte viscontei e orleanesi e gli inventari in essi contenuti che riportano la descrizione dei corredi e delle vesti dei neonati, i nomi e le funzioni di coloro che si occupavano dei bambini, i costi sostenuti per la nascita e le prime cure, l’elenco dei preziosi doni da parte di padrini, madrine e parenti in occasione di celebrazioni religiose importanti come il battesimo. Centrali in questo rito le virtù salvifiche e protettive dell’acqua, intesa dunque come il «lavacrum regenerationis et renovationis» indicato da Cipriano e, secondo Tertulliano, come strumento di «azione purificatrice spirituale». Nel corso del Medioevo, il battesimo, prima prerogativa dell’età adulta, iniziò ad essere amministrato ai neonati e si sostituì il rito per immersione con quello per aspersione. Al momento religioso, si sovrapposero consuetudini augurali e propiziatorie laiche e pagane, e iniziò la tradizione di celebrare la Festa dell’Acqua Purificatrice, con libagioni, canti, balli ed accensione di fuochi. Il corteo storico ambienta nelle terre di Canelli le feste celebrative in onore dell’acqua, simbolo di vita e prosperità, elemento indispensabile di fertilità per la terra, rigogliosità per i vigneti e qualità delle uve. Nel corteo bianco-celeste l’acqua verrà presentata in tutte le sue forme, come pegno di riconoscenza ai nobili feudatari e come tributo ai notai e ai dignitari, testimoni e redattori della genealogia e dei possedimenti dei giovani membri della comunità.

Francesco Rosso

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