Il turismo cresce del 2,2%. Tanto o poco?

Prima di farsi qualche giorno di vacanza anche loro, dalla Regione Piemonte è arrivato un bel comunicato stampa sull'andamento dei flussi turistici nei primi sei mesi del 2024. Comunicato che celebra arrivi aumentati del 2,2% e presenze del 4,2% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il Piemonte che consolida la sua posizione nel panorama turistico italiano è raccontato con il supporto di un report dell’Osservatorio Turistico regionale.

Arrivi +2,2%, presenze +4,2%. Bene, benino o benissimo?

Beh, intanto non scordiamoci che la crescita 2023 su 2022 fosse stata del 8%, che era veramente un signor risultato. E poi analizziamoli un attimo ‘sti dati prima di stappare, prima di lasciarsi scappare frasi del tipo “I numeri dei primi sei mesi dell’anno sono il risultato dei tanti investimenti nella promozione e nello sviluppo della nostra offerta turistica”.

Il turismo internazionale è cresciuto un po' meglio del resto, con un aumento del 3,1% negli arrivi e del 5,9% nelle presenze. Non certo il +15% del 2023 e sempre più orientato verso Torino. Turismo dall'estero che vale la metà di arrivi e presenze e che è sostanziale artefice della crescita generale. La cosa però più interessante credo sia la netta crescita della permanenza media, ben evidente nelle presenze aumentate del doppio degli arrivi. I turisti, specialmente stranieri si fermano di più, spesso in residenze turistiche, che hanno contato un riempimento medio di periodo superiore di quasi il 10% delle altre strutture ricettive.

E noi? Asti e Astigiano, come diverse altre aree territoriali piemontesi, parrebbe non abbiano avuto crescita, relegata a Torino e montagna, eppure, nella logica di spostamento di flussi da un posto ad un altro, sono più che convinto che il trend 2023 di sviluppo a due cifre dalle nostre parti possa essere replicato anche quest'anno, complice il passaparola dei social, complice il boom delle residenze turistiche, complici i costi di permanenza in area più competitivi che altrove.