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Attualità | 02 agosto 2024, 11:49

Oggi, 2 agosto, un minuto di silenzio nel ricordo della strage di Bologna e di Mauro Alganon, vittima astigiana dell'attentato

"La memoria non è soltanto un dovere ma è l'espressione consapevole di quella cittadinanza espressa nei valori costituzionali che la violenza terroristica voleva colpire e abbattere" così il messaggi di Mattarella

E' il momento del ricordo, come ogni 2 agosto, ai giardini Alganon, spazio verde che prende il nome da Mauro Alganon, vittima astigiana della strage di Bologna.  Avrebbe compiuto 66 anni tra pochi giorni. Alla cerimonia era presente la sorella Silvana.

Oggi, alle 10.25, ora dello scoppio della bomba nella sala d'aspetto della stazione emiliana, si è tenuto anche ad Asti un minuto di silenzio in memoria di Mauro Alganon e delle altre 84 vittime dell'attentato di matrice neofascista.

Un boato che ha cambiato per sempre la storia dell'Italia. L'attacco fu perpetrato da gruppi neofascisti, per quanto la cronaca delle indagini è uno degli episodi più oscuri della storia repubblicana. Recentemente, la Corte d'Assiste d'Appello di Bologna ha confermato la condanna all'ergastolo per Paolo Bellini, l'ex di Avanguardia Nazionale. Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini,  tutti ex Nar, erano stati condannati all'ergastolo in via definitiva tra la fine degli anni '90 e il 2007.

L'esplosione di una bomba in una sala d'attesa della stazione. Mauro, che viaggiava con un amico che si salvò per essere uscito a prendere aria.

I due stavano aspettando la coincidenza per Padova. Mauro, che faceva il commesso in una libreria era in ferie e, per una tragica, terribile coincidenza, il suo treno era partito in ritardo da Asti.

"Come ogni anno - ha spiegato il Sindaco di Asti Maurizio Rasero - Asti si ritrova in questo luogo per commemorare le vittime di questa barbarie".

"E' un patrimonio nostro - ha ricordato il Presidente della Fondazione Livio Negro - dobbiamo comunque comunicare una vicinanza e una sensibilità a questi luoghi che ricordano pagine dolorose della storia del nostro paese. E la possibilità di ritrovarci qui invece che a Bologna è un momento per ricordare quello che è stato"

Il messaggio del Capo dello Stato

"I morti, le immagini della Stazione di Bologna devastata, l'attacco feroce alla convivenza degli italiani, hanno impresso un segno indelebile, il 2 agosto 1980, nella identità della Repubblica e nella coscienza del popolo italiano. La memoria non è soltanto un dovere ma è l'espressione consapevole di quella cittadinanza espressa nei valori costituzionali che la violenza terroristica voleva colpire e abbattere - questo il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della triste ricorrenza   - A Bologna si consumò uno degli eventi più tragici della nostra storia repubblicana. Una ferita insanabile, monito permanente da consegnare alle giovani generazioni unitamente ai valori della risposta democratica della nostra Patria, che hanno consentito il riscatto e, nell'unità della nostra comunità, la salvaguardia del bene comune"

Alessandro Franco

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