Economia e lavoro - 02 agosto 2024, 07:20

Cresce l’interesse per l’ospitalità contadina: un’opportunità tra innovazione e tradizione

Nell'Astigiano il 2023 ha visto una crescita superiore al 7% sia negli arrivi che nelle presenze

Agriturismo "La stella polare"

L’ospitalità contadina sta guadagnando sempre più attenzione all’interno dell’offerta turistica, grazie alla sua forte identità culturale, alle virtù enogastronomiche e al valore dell’emotività esperienziale.

Un recente rapporto sui flussi turistici di Visit Piemonte, ripreso dall’Atl Langhe-Monferrato e Roero e presentato alla ricettività contadina di Terranostra e delle aziende vitivinicole astigiane di Coldiretti Asti, ha mostrato dati incoraggianti. Nel 2023, gli arrivi nell’astigiano sono stati 667.549, con un incremento del 7,9% rispetto al 2022, prevalentemente italiani. Le presenze, invece, sono state 1.471.112, con un aumento del 7,5% rispetto all’anno precedente, in prevalenza straniere.

Il turismo esperienziale, basato sulla conoscenza del territorio, la connessione emotiva con la destinazione e l’autenticità dell’offerta, sta diventando un caposaldo delle destinazioni turistiche. Questo tipo di turismo valorizza la qualità del tempo rispetto alla quantità, con esempi concreti che includono il turismo enogastronomico, naturalistico, culturale e religioso. I principali cluster di riferimento restano: food&wine, art&culture, nature e family.

“È stato un incontro molto utile e interessante, che ha permesso alle nostre realtà astigiane di meglio comprendere quali siano le motivazioni che muovono le destinazioni turistiche e, soprattutto, le aspettative dei turisti che scelgono l’ospitalità contadina", commentano il presidente Coldiretti Asti Monica Monticone e il direttore Giovanni Rosso. “In termini di turismo esperienziale, il nostro territorio è custode di un patrimonio inestimabile di valenze di grande appeal e suggestione".

La presidente di Terranostra, Giovanna Soligo, ha sottolineato l’importanza dell’offerta di qualità: “Da tempo gli agriturismi di Terranostra hanno investito nell’offerta di qualità, piuttosto che sulla quantità, differenziandone le soluzioni a seconda del target/cluster di turista, fermi restando i requisiti che suggellano l’autenticità della proposta contadina fatta di tradizione e innovazione, di sostenibilità e di tecnologia”.

Anche l’offerta enoica segue lo stesso principio. Che si tratti di una visita in cantina, una degustazione guidata o un soggiorno negli areali vitati astigiani, l’attesa resta la stessa: tempo lento, paesaggio, qualità e sostenibilità dell’offerta, sapori ancestrali e atmosfere rilassanti. Una ritrovata comfort zone naturalistica, al di fuori dalla tradizionale e quotidiana comfort zone.

Redazione