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Attualità | 29 luglio 2024, 11:41

Asti è sempre più "anziana": sul territorio una rete di "antenne" a sostegno della terza età

Il Comune lancia una strategia integrata per promuovere l'invecchiamento attivo e combattere l'isolamento sociale

La conferenza stampa di presentazione

La conferenza stampa di presentazione

In una conferenza stampa tenutasi oggi, i Servizi Sociali del Comune di Asti hanno presentato un quadro dettagliato delle iniziative in corso per affrontare le crescenti sfide legate all'invecchiamento della popolazione locale. " Sempre di più dobbiamo affrontare casi di anziani con una rete familiare di supporto poco solida - ha spiegato l' assessore ai Servizi sociali Eleonora Zollo - un problema che purtroppo si amplifica con anno dopo anno".

Una città sempre più anziana

 

 Dal suo avvio nell'aprile 2024, il Punto Unico di Accesso (P.U.A.) ha registrato un aumento significativo delle segnalazioni riguardanti anziani soli, privi di solide reti familiari e con iniziali problemi cognitivi. "Anche in questo caso il numero degli accessi aumenta di anno in anno" afferma il dirigente Roberto Giolito, che ha fornito alcune indicazioni statistiche.

Il 30% delle persone che si rivolge al servizio ottiene un contributo Gr3, il 25 % ottiene prestazioni di assistenza domiciliare mentre il 20% viene inserito in struttura.Un 10% usufruisce di pasti a domicilio e un' altro 10% circa è inserito nell' Adi (Assistenza Domiciliare Integrata).

Il Piemonte è la terza regione italiana con il tasso di invecchiamento più alto. Asti ha circa un 27,5% di popolazione formata da ultrasessantacinquenni e si piazza circa a metà classifica tra le città piemontesi, mentre la popolazione degli ultra ottantenni negli ultimi anni ni è raddopiata. A breve, un astigiano su tre avrà più di 65 anni.

In risposta a questa tendenza preoccupante, l'area Socio-sanitaria P.U.A. del Comune ha implementato una strategia preventiva mirata a ridurre l'istituzionalizzazione e favorire la permanenza degli anziani nelle proprie abitazioni. Questo approccio innovativo si basa su interventi personalizzati che mirano anche a ridurre gli accessi al pronto soccorso e le ospedalizzazioni. La funzionaria Ornella Lovisolo ha approcciato alcuni dei temi trattati

Un elemento chiave di questa strategia è la promozione del Community Work, che prevede lo sviluppo di reti territoriali e il coinvolgimento attivo di associazioni, circoli ricreativi, cooperative, sindacati e parrocchie. Questo approccio olistico mira a creare un tessuto sociale più forte e supportivo per gli anziani della comunità.

Il Comune ha ottenuto un finanziamento di 30.000 euro dalla Regione Piemonte attraverso il Bando invecchiamento attivo 2023. Questi fondi saranno utilizzati per diverse iniziative, tra cui l'assunzione di un'assistente sociale dedicata, l'organizzazione di incontri con i caregiver e la pulizia straordinaria degli alloggi di persone affette da disposofobia, un problema in aumento.

Inoltre, per il terzo anno consecutivo, il Comune ha ricevuto un contributo ministeriale per prevenire e contrastare le truffe ai danni degli anziani. Questo finanziamento sarà utilizzato per campagne informative capillari, che raggiungeranno gli anziani sia a domicilio che nei luoghi di aggregazione.

Dopo la pandemia torna il tavolo anziani

 

Un passo significativo è stata la riattivazione del "tavolo anziani", fermo dall'inizio della pandemia. Due incontri hanno già avuto luogo, coinvolgendo diverse realtà territoriali come l'Associazione Alzheimer, sindacati e cooperative. 

L'obiettivo è creare una rete di "antenne" sul territorio, capaci di intercettare i bisogni degli anziani e indirizzarli verso i servizi più appropriati.

Un nuovo progetto per una "rete di antenne"

 

Guardando al futuro, il Comune ha presentato un nuovo progetto al bando regionale per la promozione dell'Invecchiamento Attivo, che, se approvato, garantirà la continuità delle attività per tutto il 2025.

 Il progetto prevede formazioni specifiche per i referenti delle "antenne" territoriali e la creazione di un manuale antitruffa da distribuire nei centri di aggregazione per anziani.

Infine, grazie ai fondi regionali, è stata avviata una collaborazione con l'Associazione Alzheimer per organizzare gruppi di supporto per i caregiver, che partiranno a settembre con il supporto dei professionisti del Comune.

Un nuovo presidio in Via Monti

 

I Servizi Sociali, nell' ottica del Servizio Sociale di Comunità, apriranno da settembre un presidio in via Monti, un quartiere astigiano interessato da problematiche sociali. "Sarà un modo per essere più vicini alle esigenze di un territorio dove operano già diverse associazioni "

Questa serie di iniziative rappresenta un approccio integrato e innovativo all'assistenza agli anziani, cercando di affrontare in maniera coordinata ed integrata il fenomeno del costante invecchiamento della popolazione.

Alessandro Franco

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