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Attualità | 27 luglio 2024, 10:34

"Senza un ambiente sicuro Asti non può essere una comunità prospera e serena": aree verdi, marciapiedi invasi da erbacce e incuria al centro di una segnalazione

L'assessore all'Ambiente Luigi Giacomini: "La lettrice ha ragione ma anche i cittadini devono fare la loro parte. Asti è cambiata ed è cambiata anche la geopolitica"

Un marciapiede in zona San Fedele

Un marciapiede in zona San Fedele

Sicurezza e ambiente, due temi molto sentiti ad Asti e, spesso, con le segnalazioni di degrado arrivano considerazioni a tutto campo che, in modo propositivo, si prefiggono di migliorare la vita dell'intera società, non solo con critiche sterili ma con il desiderio di essere parte di un progetto di bene comune.

La mail arrivata da E.O. va in questo senso e le sue considerazioni educate e gentili, riflettono uno stato di trascuratezza che non va ignorato.

Incuria, erbacce, trascuratezza

"Mi permetto di esprimere alcune preoccupazioni riguardanti la nostra città e il suo attuale stato di manutenzione e sicurezza. È difficile non notare che i bisogni fondamentali dei cittadini sembrano essere trascurati", scrive la lettrice che analizza più profondamente. "Senza un ambiente sicuro, non possiamo sperare di avere una comunità prospera e serena. Inoltre, non solo le aree verdi, ma anche gli spazi verdi che dovrebbero essere luoghi di incontro e svago, versano in uno stato di incuria preoccupante. Non solo mancano marciapiedi adeguati, ma quelli esistenti sono spesso invasi da erbacce, rendendo difficile la fruizione degli spazi pubblici. La situazione è ulteriormente aggravata dalla presenza di cassonetti inadeguati, soprattutto nella zona sud della città. È evidente che questi non soddisfano le esigenze dei cittadini e contribuiscono a un ambiente sempre più sporco e trascurato. Occorre  porre maggior attenzione a queste problematiche, occorre dare priorità alla manutenzione delle aree pubbliche e di coinvolgere i cittadini nella ricerca di soluzioni. È fondamentale che la nostra città torni a essere un luogo dove ci si sente al sicuro e orgogliosi di viverci".

Coinvolgere i cittadini  è indubbiamente un'idea affascinante, anche se le amministrazioni devono prendere decisioni e fare i conti con i bilanci, spesso problematici. A chiarirci le idee è l'assessore alla Sicurezza e Ambiente Luigi Giacomini che rilancia con alcune proposte ma ammette: "C'è un po' di incuria, non le dò torto. La società che si deve occupare di questo è in ritardo. Quando sei obbligato a fare dei bandi dove partecipano aziende da tutta Europa, capita quella che lavora benissimo o quella che magari arriva da mille chilometri di distanza e si deve organizzare, subappaltare, ci sono delle difficoltà". 

Sanzioni per amministratori e proprietari  privati per le erbacce che invadono il suolo pubblico

E lancia la proposta di affidare i lavori alle aziende del territorio. "Non so se sia possibile ma mi piacerebbe dividere la città in quattro o cinque zone dove  si attribuiscono incarichi più piccoli, ma le puoi controllare meglio. La lettrice ha ragione anche sui marciapiedi, però bisognerebbe arrivare a fare delle sanzioni agli amministratori di condominio che lasciano crescere le erbacce attaccate alle case o anche i proprietari di case non fanno manutenzione e le erbacce si riversano sui marciapiedi.  Io ultimamente ho mandato dei vigili per controllare dei cantieri abbandonati invasi da erbacce che vanno sui marciapiedi".

Rimarca il vicesindaco Stefania Morra: "Sul verde, sia aree verdi che cordoli, ci stiamo lavorando, inoltre quest’anno l’erba è  cresciuta molto per le abbondanti piogge. Avremmo bisogno che anche i privati facessero la loro, tagliando il verde che esce dalle proprietà private e invade il suolo pubblico"

Sulla manutenzione dei parchi abbiamo più volte, come giornale, ricevuto segnalazioni di erba "alta come i bambini". "Lo so - chiosa Giacomini - anche lì è partita una tornata di interventi per potare le piante, per controllare le piante malate, per metterle in ordine. L'ottimo sarebbe di mettere delle associazioni che si prendano cura dei parchi sia come sorveglianza che come manutenzione però anche lì bisogna comunque staccare delle risorse e farle arrivare magari tramite dei bandi della Regione". 

Un progetto di vasche meteoriche

L'assessore sta pensando di fare "atterrare" ad Asti dei progetti pilota per ricavare delle vasche di raccolta acqua meteorica per non utilizzare acqua potabile per bagnare le piante, per bagnare i vasi, eccetera ma "Quest'anno c'è stato addirittura il 90% in più di piovosità rispetto all'anno scorso quindi sfruttare queste bombe d'acqua per raccogliere nelle cisterne che ci sono, per poter poi bagnare i prati, bagnare le piante, eccetera mentre per i privati, non sarebbe male concordare con la Regione la parte urbanistica dove si dovrebbe mettere l'obbligo per le nuove costruzioni di realizzare queste cisterne di raccolta delle acque meteoriche ".

Pur dando ragione su tanti punti alla lettrice, l'assessore Giacomini sottolinea che, per quanto riguarda i cassonetti in zona sud, c'è troppo sommerso di persone che non pagano la Tari non essendosi mai registrate e porta un esempio. "Proprio ieri ero in via dello Scalo e davanti a me si ferma una macchina e  scarica dei sacchi neri di immondizia pesante. Alle mie osservazioni mi ha mandato a stendere, ma ho fotografato la targa.  La gente magari ristruttura casa e abbandona i rifiuti, tanto c'è Asp che passae il costo è enorme perché servono mezzi speciali. Senza parlare poi di chi getta a terra di tutto o lascia le deiezioni canine. Asti è cambiata, la geopolitica anche. L'amministrazione si deve rimboccare le maniche per sensibilizzare ma tutti devono collaborare".

Betty Martinelli

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