La visita dell'assessore alla Sanita della Regione, Federico Riboldi (leggi QUI) al Pronto Soccorso di Asti ha scatenato una dura reazione da parte di Cgil e Uil. Arianna Franco, Segretaria Generale FP CìgilAsti, e Dino Penso, Segretario Generale Uil FPL Asti, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta criticando aspramente l'evento.
«La sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori nel nostro Pronto Soccorso merita molta più attenzione e misure concrete rispetto a quelle che vengono attualmente messe in campo», affermano i sindacalisti. «La passerella politica di ieri non ha alcuna utilità e rischia solo di confondere la cittadinanza rispetto a chi davvero persegue la tutela e il rilancio della Sanità pubblica e dei suoi operatori e chi no».
I rappresentanti sindacali puntano il dito contro quella che definiscono «la stessa brutta politica che non fa assolutamente nulla a livello regionale per una concreta ristrutturazione della sanità pubblica», accusandola di intervenire in maniera insufficiente su salari e tutele dei lavoratori, mentre «ingrassa le tasche della sanità privata».
Franco e Penso sottolineano la necessità di «interventi strutturali, investimenti, misure efficienti di chiamata d'emergenza alle forze dell'ordine, potenziamento dei controlli e maggior vicinanza da parte della Direzione Asl ai professionisti che anche questa volta hanno lamentato distanza e mancanza di comunicazione.».
La nota critica anche la partecipazione di alcuni sindacati di categoria degli infermieri all'evento. "Ancor più incredibile è la partecipazione a questa passerella politica dei sindacati di categoria degli infermieri, gli stessi che di recente si sono prodigati a tessere le lodi, tanto meritate quanto fuori luogo e inopportune per il contesto, del Direttore Arena, dimenticando evidentemente di essere braccio a braccio con esponenti di quella politica che proprio di Arena ha deciso le sorti; le stesse organizzazioni sindacali che a livello territoriale hanno ripetutamente cercato appoggio nel centro sinistra - si legge nella nota delle sigle sindacali - Questo denota quantomeno confusione, se non convenienza. Come organizzazioni sindacali siamo per definizione tenuti a relazionarci e a confrontarci con ogni controparte datoriale, astenendoci rigidamente dall’esprimere pareri e preferenze così esplicite, sempre si vogliano escludere individualismi e comportamenti clientelari. Credo che sia assolutamente necessario ribadire questo assunto, al fine di evitare pericolose confusioni di ruolo.
Infine, ricordiamo allo stesso Sindaco Rasero e agli altri componenti la delegazione politica, che in ambito sindacale il ruolo delle organizzazioni confederali è centrale e garanzia di perseguimento delle tutele di tutte le professioni sanitarie e amministrative, tenuto conto delle relative peculiarità, ma con garanzia di universalità dei diritti, astenendosi dal perseguire benefici di singole professioni a scapito di altre; proprio per questa ragione andrebbero sempre coinvolte anche quando portatrici di istanze “scomode”, per dare valore al confronto politico".