Sanità - 25 luglio 2024, 11:22

Cgil e Uil criticano la "passerella politica" al Pronto Soccorso di Asti

Le due sigle denunciano la mancanza di misure concrete per la sicurezza e definiscono "incredibile" la partecipazione di sindacati di categoria

Il Pronto Soccorso del cardinal Massaia

La visita dell'assessore alla Sanita della Regione, Federico Riboldi (leggi QUI)  al Pronto Soccorso di Asti ha scatenato una dura reazione da parte di Cgil e Uil.  Arianna Franco, Segretaria Generale FP CìgilAsti, e Dino Penso, Segretario Generale Uil FPL Asti, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta criticando aspramente l'evento.

«La sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori nel nostro Pronto Soccorso merita molta più attenzione e misure concrete rispetto a quelle che vengono attualmente messe in campo», affermano i sindacalisti. «La passerella politica di ieri non ha alcuna utilità e rischia solo di confondere la cittadinanza rispetto a chi davvero persegue la tutela e il rilancio della Sanità pubblica e dei suoi operatori e chi no».

I rappresentanti sindacali puntano il dito contro quella che definiscono «la stessa brutta politica che non fa assolutamente nulla a livello regionale per una concreta ristrutturazione della sanità pubblica», accusandola di intervenire in maniera insufficiente su salari e tutele dei lavoratori, mentre «ingrassa le tasche della sanità privata».

Franco e Penso sottolineano la necessità di «interventi strutturali, investimenti, misure efficienti di chiamata d'emergenza alle forze dell'ordine, potenziamento dei controlli e maggior vicinanza da parte della Direzione Asl ai professionisti che anche questa volta hanno lamentato distanza e mancanza di comunicazione.».

La nota critica anche la partecipazione di alcuni sindacati di categoria degli infermieri all'evento. "Ancor più incredibile è la partecipazione a questa passerella politica dei sindacati di categoria degli infermieri, gli stessi che di recente si sono prodigati a tessere le lodi, tanto meritate quanto fuori luogo e inopportune per il contesto, del Direttore Arena, dimenticando evidentemente di essere braccio a braccio con esponenti di quella politica che proprio di Arena ha deciso le sorti; le stesse organizzazioni sindacali che a livello territoriale hanno ripetutamente cercato appoggio nel centro sinistra - si legge nella nota delle sigle sindacali - Questo denota quantomeno confusione, se non convenienza. Come organizzazioni sindacali siamo per definizione tenuti a relazionarci e a confrontarci con ogni controparte datoriale, astenendoci rigidamente dall’esprimere pareri e preferenze così esplicite, sempre si vogliano escludere individualismi e comportamenti clientelari. Credo che sia assolutamente necessario ribadire questo assunto, al fine di evitare pericolose confusioni di ruolo. 
Infine, ricordiamo allo stesso Sindaco Rasero e agli altri componenti la delegazione politica, che in ambito sindacale il ruolo delle organizzazioni confederali è centrale e garanzia di perseguimento delle tutele di tutte le professioni sanitarie e amministrative, tenuto conto delle relative peculiarità, ma con garanzia di universalità dei diritti, astenendosi dal perseguire benefici di singole professioni a scapito di altre; proprio per questa ragione andrebbero sempre coinvolte anche quando portatrici di istanze “scomode”, per dare valore al confronto politico". 

 

Redazione