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Attualità | 24 luglio 2024, 09:09

Potrebbe chiudere a fine mese la Casa di riposo di Isola d'Asti, "non esistono presupposti per la continuità"

Domani, giovedì 25 luglio, assemblea tra sindacati e dipendenti. Il gestore attuale rimane fino al 31 luglio

Potrebbe chiudere a fine mese la Casa di riposo di Isola d'Asti, "non esistono presupposti per la continuità"

Ci si avvicina alla possibile chiusura della Casa di riposo di Isola d'Asti al 31 luglio, nonostante incontri, riunioni, impegni di sindacati e l'interessamento del sindaco Michael Vitello e del prefetto Claudio Ventrice.

Un nuovo incontro nei giorni scorsi al quale hanno preso parte oltre alla FP Cgil Asti- FP Cisl Asti- Uil FPL Asti, una delegazione di lavoratori, il sindaco  Vitello e Il Consigliere comunale Andrea Torchio, il legale della Fondazione e il presidente Ferdinando Gianotti, ha sancito il grave scenario.

La  Medihospes, gestore dei servizi socio-assistenziali, aveva comunicato la cessazione dei servizi il 12 luglio a causa di un credito nei confronti della Fondazione Fogliotti di circa 600.000mila euro, bilancio ulteriormente appesantito dalla scoperta di altre esposizioni debitorie nei confronti di diversi fornitori unita alla difficoltà ad attuare una puntuale analisi economica e patrimoniale dell’attività per documentazione incompleta. 

Il legale  ha dovuto comunicare ai sindacati e al sindaco che a suo avviso "non sussistono i presupposti per la continuità ma solamente l’avvio delle procedure per pervenire alla liquidazione coatta della Fondazione".

"Le organizzazioni sindacali, spiegano le sigle,  prendendo amaramente atto della situazione degenerata in pochissimi giorni, denunciando gravi responsabilità gestionali e pretendendo di fare chiarezza su quanto avvenuto, hanno chiesto a quel punto alla Fondazione stessa e al Sindaco, qualora quanto annunciato dovesse avvenire, di avviare fin da subito i procedimenti e le comunicazioni volte alla tutela degli ospiti e degli operatori considerato che Medihospis si è resa disponibile a rimanere fino al 31 luglio" e hanno comunicato che domani, giovedì 25 luglio alle 16.30 si terrà un'assemblea con tutti i dipendenti.

Chiarisce Lorenzo Delfino Cisl Fp: "Il 31 sarà l'ultimo giorno di servizio garantito e i parenti sanno che dovranno trovare una soluzione. Ci sembrava ci fosse un terzo soggetto interessato, anzi dato per certo, ma all'incontro la documentazione, incompleta e approssimativa ha fatto sì che si sfilasse dall'operazione".

"La situazione è molto critica, sia per i 43 ospiti, che dal 1 agosto non hanno più nessuna certezza di rimanere, che per la ventina di dipendenti", rimarca Salvatore La Mattina Uil Fpl Asti.

"La comunicazione ricevuta da Medihospes  il 3 luglio, è stata un fulmine a ciel sereno - sottolinea Fabrizio Parise Fp Cgil - poiché non vi sono stati negli ultimi anni segnali di crisi alla casa di riposo. Si è scoperta attraverso incontri anche istituzionali una situazione disastrosa, a mio avviso, determinata innanzitutto da incompetenza gestionale e amministrativa, inspiegabilmente passata sotto silenzio. Oggi si registra un’esposizione debitoria di circa un milione di euro e sono già due i tentativi falliti per salvare la struttura dalla liquidazione coatta. Si sta facendo un terzo tentativo ma, a questo punto, mi sembra disperato considerato il fatto che la Casa di riposo, oltre ai debiti ingenti, non presenta un conto economico sostenibile pur in presenza della saturazione dei posti letto. Questa ennesima vicenda dolorosa e fallimentare rischia di non essere l’ultima nel nostro territorio, vista la presenza diffusa di questo modello di piccole strutture socio sanitarie e assistenziali gestite da Fondazioni prive di reali capacità manageriali. In uno scenario, viceversa, dove la domanda di assistenza è tornata ad aumentare, dopo la parentesi Covid, per le caratteristiche di una società sempre più vecchia e priva del welfare familiare oramai del secolo passato.

Betty Martinelli

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