Sport - 18 luglio 2024, 08:37

Pentathlon moderno, il presidente Bittner: "L'Italia c'è, ora Parigi"

Ottimo bagaglio per la Nazionale azzurra, rientrata da Budapest dove si sono svolti i Campionati Europei, ultimo appuntamento internazionale prima dei Giochi Olimpici di Parigi

Il primo posto nel medagliere con cinque medaglie, tra cui l'argento individuale di Giorgio Malan, la consapevolezza che il pentathlon moderno italiano continua a crescere e che è pronto all’appuntamento più importante. Questo il bagaglio della Nazionale azzurra, rientrata da Budapest, in Ungheria, dove si sono svolti i Campionati Europei, ultimo appuntamento internazionale prima dei Giochi Olimpici di Parigi, dove il pentathlon gareggerà in chiusura, dall’8 all’11 agosto.

Giorgio Malan, arrivato da campione europeo in carica, si è confermato sul podio portando a casa l’argento individuale, un prezioso oro in staffetta con il compagno di squadra Matteo Cicinelli (Carabinieri) e l'oro a squadre assieme allo stesso Cicinelli e Federico Alessandro (Aeronautica Militare). In campo femminile è arrivato l'oro a squadre di Elena Micheli (Carabinieri), Alice Rinaudo (Fiamme Oro) e Francesca Tognetti (Carabinieri), e in chiusura l’argento in staffetta mista di Francesca Tognetti (Carabinieri) e Daniele Colasanti (Fiamme Oro). Tre dei quattro atleti che tra tre settimane saranno impegnati nella competizione olimpica, Malan, Cicinelli ed Elena Micheli, sono saliti sul podio e hanno ottenuto riscontri significativi dalle gare individuali. Assente Alice Sotero: la campionessa europea 2023, alle prese con un problema fisico che sta recuperando, avendo dovuto rallentare la preparazione nell’ultimo periodo ha preferito non partecipare all’Europeo per preparare al meglio l’evento olimpico.

"L'Europeo ci lascia molto soddisfatti, per le medaglie arrivate con ben sette atleti differenti, che evidenziano l’ottimo stato di salute del pentathlon moderno italiano. - ha sottolineato il Direttore Tecnico azzurro Andrea Valentini - Un Europeo che ci lascia soddisfatti anche per l'ottimo stato di forma di Matteo Cicinelli e Giorgio Malan. Elena Micheli non ha potuto gareggiare al meglio pagando particolarmente le temperature proibitive nel giorno della sua finale. Però c'è molta serenità nell'ambiente e dopo questo Europeo ci avviciniamo a Parigi ancora più convinti di poter far bene. E convinti che chi sta alle spalle dei nostri portacolori ai Giochi sta svolgendo un ottimo lavoro. Ottime, poi, le prestazioni nelle staffette, e l'ottavo posto di Federico Alessandro che dimostra che i nostri giovani dietro scalpitano. Non sono stati da meno, infine, atleti che tanti davano per finiti come Daniele Colasanti, che ha dimostrato di essere ancora in grado di dire la sua. Un movimento che cresce con i giovani e tiene con i più grandi.  - ha concluso Valentini - Tornare a casa con tutte queste medaglie non può che renderci felici, e adesso arriva il momento clou della stagione” 

"Gli Europei in edizione preolimpica sono ovviamente diversi, ma  nello sport funziona che chi è assente ha sempre torto e chi è presente ha ragione. - ha evidenziato il Presidente della Federazione Italiana Pentathlon Moderno Fabrizio Bittner - I risultati sicuramente ci rinfrancano non solo perché siamo vicini ai Giochi Olimpici, ma ci danno conferma che in questi anni è stato fatto un lavoro importante, sia tra gli assoluti che nel settore giovanile. Siamo contenti di un'ottima conferma di Giorgio Malan, di Matteo Cicinelli in avvicinamento alle Olimpiadi. Elena Micheli ha chiuso con un buon piazzamento e una prova di scherma un po' sottotono rispetto alla sua media, ma è un'atleta che sa perfettamente quali sono le sue peculiarità e ha dimostrato di saperle mettere a frutto nei momenti che contano. Importanti, poi, i risultati in staffetta e soprattutto a squadre che denotano la significatività del movimento, che il pentathlon italiano è in salute e che in Europa ci siamo collocati ancora al vertice. Il pentathlon in questi tre anni è cresciuto molto, dal livello giovanile, che è stato incrementato, fino al livello assoluto. Andiamo a Parigi - ha concluso Bittner - con cinque atleti qualificati, due donne e una terza che non gareggerà, e due uomini, dimostrazione del grande lavoro fatto, considerando che a Tokyo eravamo con due donne e senza uomini. Di questo devo ringraziare tutti gli staff tecnici che hanno lavorato e stanno lavorando per l'appuntamento olimpico e in vista dei prossimi impegni giovanili”. 

Redazione