Solidarietà | 15 luglio 2024, 13:01

Il Piam Onlus di Asti, nella rete antitratta piemontese, lamenta forti ritardi nei pagamenti da parte della Regione. A rischio il progetto

"La situazione sta diventando sempre più difficile da gestire e gli enti hanno difficoltà nell’onorare i pagamenti". Ancora da liquidare più di un milione 700 euro

Un corso di formazione del Piam onlus

Un corso di formazione del Piam onlus

Il Piam onlus di Asti, nella rete antitratta del Piemonte lamenta forti ritardi nei pagamenti da parte della Regione.

La Rete Antitratta Piemontese, attualmente costituita da 19 Enti (Associazioni, Cooperative, Consorzi Socio Assistenziali), di cui è capofila Piam onlus, a partire dal 2017 realizza insieme alla Regione Piemonte e a Ires Piemonte progetti di contrasto alla tratta di esseri umani sviluppando azioni volte all’emersione, alla presa in carico e all’accoglienza di persone vittime o potenziali vittime di tratta e grave sfruttamento

Il Progetto “L’Anello Forte 4”, realizzato da ottobre 2022 a febbraio 2024 ha permesso di prendere in carico 158 persone, realizzare attività di primo contatto ed emersione, mappatura del fenomeno dello sfruttamento sessuale, lavorativo e dell’accattonaggio, azioni di referral, collaborazione con la Commissione Territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale.

Il lavoro svolto dalla Rete Antitratta durante tutti questi anni ha permesso di realizzare un “Protocollo Multiagenzia” e le “Linee guida sull’accoglienza delle vittime di tratta”.  Si tratta di buone pratiche riconosciute a livello nazionale utili nella realizzazione delle attività di contrasto alla tratta.

Le persone che lavorano al progetto attualmente sono 93, tutti professionisti qualificati come educatori, assistenti sociali, psicologi, mediatori interculturali.

"Purtroppo, spiega il Piam, a fronte di questa situazione e nonostante i risultati ottenuti, la Rete Antitratta Piemontese è messa a dura prova a causa dei reiterati e notevoli ritardi nei pagamenti da parte della Regione Piemonte. La Rete Atitratta Piemontese si è finora fatta carico di anticipare tutte le spese necessarie al buon funzionamento delle prese in carico, delle accoglienze e di ogni altra attività prevista, esponendosi in modo importante con le banche. Tuttavia ora la situazione sta diventando sempre più difficile da gestire e gli enti hanno difficoltà nell’onorare i pagamenti ai fornitori e nel pagare puntualmente i dipendenti.

L’ultima somma liquidata dalla Regione Piemonte a sostegno dei progetti antitratta riguarda la prima tranche del Bando n.5, pari al 30% dell’importo totale finanziato, di cui l’Ats Rap  ha ricevuto 470.130,33 euro in data 09/03/2023.
"Nelle scorse settimane - chiarisce il Piam - il Dipartimento Pari Opportunità, con forte ritardo sui tempi concordati,  ha liquidato alla Regione Piemonte la seconda tranche (40%) del Bando n.5 e l’anticipo (40%) del Bando n.6, ma l’Ats Rap non ha ancora ricevuto nulla.
L’importo totale che deve essere ancora liquidato è di 1.755.370 euro.

"Stando così le cose, conclude il Piam, si ritiene di dare comunicazione pubblica della difficile situazione nella quale ci troviamo e di avviare una riduzione di alcune attività di progetto, quali nuove accoglienze (salvaguardando quelle in atto), riunioni di formazione e coordinamento regionale e interregionale, collaborazioni con le Commissioni Territoriali, attività di emersione. Nel caso in cui la situazione non dovesse rientrare, la Rete valuterà seriamente la possibilità di sospendere in toto l’esecuzione del progetto a causa dei mancati pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione.

Rete Antitratta Piemontese

PIAM onlus
Liberazione e Speranza s.c.s.
Fondazione Gruppo Abele Onlus
Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII
Associazione Tampep Onlus
Granello di Senape OdV
Comunità San Benedetto al Porto APS
Ideadonna Onlus
Almaterra APS
CISSACA
Consorzio Monviso Solidale
Cooperativa Sociale Progetto Tenda
Cooperativa Sociale Armonia
Cooperativa Sociale Alice
Cooperativa Sociale Insieme a voi
Gruppo Abele Verbania 
Cooperativa Sociale Fiordaliso
Cooperativa Sociale Momo
Cooperativa Sociale Maria Cecilia

Redazione

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Elisabetta Testa

Da giovane giornalista creativa, scrivo di persone dalle storie incredibili, che hanno Asti nel cuore, che ne conservano un dolce ricordo, che qui ci hanno messo radici e che, orgogliosamente, fanno conoscere la nostra città in altre terre.
Orgoglio Astigiano è la storia di un salto, personale e professionale; è un invito a riscoprire se stessi attraverso le testimonianze di chi ce l'ha fatta.
Orgoglio Astigiano per me è sinonimo di scelta: la mia e quella degli altri.
Per questo ho voluto scrivere in prima persona ogni articolo della rubrica, convinta di riuscire a portare anche te nel mio mondo.
Requisiti richiesti? Bisogna lasciarsi andare. Più che farti intervistare, ti devi guardare dentro. Senza aver paura di raccontarmi ciò che ci troverai...

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