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Attualità | 12 luglio 2024, 12:46

Asti avrà di nuovo il proprio centro Alzheimer e sorgerà nel cuore del rione San Silvestro [GALLERIA FOTOGRAFICA E VIDEO]

Presentato questa mattina il progetto: 2 milioni di euro finanziati da Socialcoop, aprirà nel 2025

La presentazione del progetto (Merphefoto)

La presentazione del progetto (Merphefoto)

Chiuso a dicembre 2022 fra le polemiche,  insieme alla casa di riposo Città di Asti dove era ospitato, Asti a breve avrà nuovamente un centro socio-sanitario rivolto alle persone con morbo di Alzheimer e demenze correlate: sarà il nuovo centro diurno Alzheimer, che avrà sede nel pieno centro della città di Asti, in via Antica Zecca. 

Sul tavolo, un progetto da 2 milioni di euro finanziati da Socialcoop: l'apertura è prevista nel 2025, con  25 posti disponibili e una dozzina di operatori che faranno parte del personale

Il progetto, che è stato presentato questa mattina  nel giardino dell’edificio che presto ospiterà il centro, nasce dalla visione di Confcooperative Piemonte Sud e Socialcoop, cooperativa aderente alla confederazione, in collaborazione con l’associazione Alzheimer Asti Odv, in particolare con il Dottor Marcello Francesconi e con la Dottoressa Maria Teresa Pippione; con il Comune di Asti e l’ASL si è attivata da subito la condivisione del progetto stante le aspettative della cittadinanza.

Di fronte a questa emergenza, la chiusura recente dell’unico centro diurno esistente in città rappresenta una ferita aperta per la collettività, di cui ha voluto prendersi cura Socialcoop, il cui Presidente, Maurizio Serpentino, ha affermato: “la nostra cooperativa, che ha alle spalle una lunga esperienza nella gestione delle RSA, ha subito compreso la necessità di creare un nuovo centro diurno di questo tipo e ha supportato fin dall’inizio il progetto. Quando eravamo alla ricerca di un edificio che potesse accogliere il centro diurno, ci siamo imbattuti nel fabbricato che in passato fu sede della congregazione religiosa delle Ancelle di San Giuseppe. Ci sembrava un luogo perfettamente legato al ruolo che ha la cooperazione tutta, ma in particolare quella sociale: quello di un servizio e di un punto di riferimento per la collettività, in particolare per le fasce più fragili della popolazione”.

Restituire alla comunità un servizio che mancava da tempo è l’obiettivo che ha guidato fin da subito il nostro lavoro” ha affermato Mario Sacco, Presidente di Confcooperative Piemonte Sud, che ha continuato: “questo nuovo centro rappresenta un servizio estremamente importante per il territorio astigiano, un punto di riferimento che fornirà un servizio essenziale alle famiglie che convivono con l'Alzheimer. La necessità di un centro diurno dedicato è diventata ancora più evidente in una città che ne è rimasta sprovvista, lasciando molte famiglie senza un supporto adeguato. Il centro offrirà un ambiente sicuro e accogliente dove i pazienti e le famiglie potranno trovare il sostegno di cui hanno bisogno”

Arena: "D'ora in avanti andrò per cantieri, spero di vederne tanti" 

A dare il benvenuto al progetto anche il sindaco Maurizio Rasero e l'ex direttore generale dell'Asl, Francesco Arena, che ha terminato il proprio mandato lo scorso 2 luglio. 

"Ho sempre detto che questa struttura  è fondamentale per Asti - ha spiegato il sindaco - così come quella dell'hospice che deve essere una priorità per Asti". 

"D'ora in avanti andrò per cantieri - ha scherzato Arena, che ha concluso il proprio mandato - in questo caso spero davvero di poterne ammirare tanti. Mi hanno sempre chiamato "il direttore dei cantieri" ora spero che si possa realizzare quanto prima sia questa struttura che l'hospice: quello attalmente ospitato a Nizza andrà nel nuovo ospedale della Valle Belbo, mentre quello astigiano sorgerà nella ex Maternità". 

Un centro anche di formazione per gli operatori

Il centro diurno, di 1000 mq e dotato di un giardino ampio il doppio, sarà aperto tutti i giorni della settimana e offrirà un supporto nella ri-acquisizione delle abilità quotidiane e domestiche, garantendo al contempo sia un supporto ai care-giver che un servizio di formazione specifico per gli operatori. Il progetto vuole rispondere con prontezza alla crescente esigenza della comunità astigiana, che oggi vede circa 4500 persone, come affermato nella conferenza stampa,  soggette alla malattia di Alzheimer e alle demenze collegate.

La creazione del centro nasce infatti da due esigenze: da un lato, completare l’offerta semiresidenziale, residenziale e domiciliare dedicata alle famiglie; dall’altro, dedicare tempo e spazi alla formazione degli operatori e dei care-giver, che, data l’età media avanzata, rischiano spesso di ammalarsi.

Il presidente dell’Associazione Alzheimer Asti, Marcello Francesconi, rammenta che “nel campo delle demenze e del deterioramento cognitivo sono necessarie più tipologie di opportunità per rispondere al meglio ai bisogni che incontrano malati e familiari lungo il decorso della malattia. Il nuovo Centro Diurno sarà uno snodo importante nella rete dei servizi socio-sanitari locali. Alzheimer Asti collaborerà alla valorizzazione di questo snodo con sinergie volte allo sviluppo della domiciliarità e al sostegno dei care-giver nelle varie forme possibili”

Redazione

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