Attualità - 09 luglio 2024, 08:59

I rincari della TARI tengono banco al Consiglio comunale aperto. "Un disastro che si abbatte su cittadini ed esercizi commerciali" [FOTO E VIDEO]

Il sindaco afferma: "Non abbiamo la bacchetta magica, a regime un minimo di risparmio ci potrà essere. Per cambiare radicalmente bisogna pensare alla termovalorizzazione"

Le immagini del presidio che si è svolto prima del Consiglio comunale aperto

Ieri sera, lunedì 8 luglio, si è tenuto ad Asti un Consiglio comunale aperto per discutere dei recenti aumenti della TARI e del nuovo sistema di raccolta rifiuti. L'evento è stato preceduto da un sit-in di protesta organizzato dal neo costituito comitato "Tari giusta" in piazza Catena.

Il comitato ha chiamato a raccolta i cittadini per protestare contro l'aumento del 7% della tassa sui rifiuti, definendo l'incremento un duro colpo per pensionati e lavoratori dipendenti, già provati dall'inflazione. La protesta ha evidenziato anche le preoccupazioni del settore commerciale e turistico, con bar e ristoranti che, secondo gli organizzatori, si trovano a pagare il doppio rispetto al resto del Piemonte.

Oltre all'aumento della TARI, oggetto di discussione è stato anche il nuovo sistema di raccolta rifiuti con cassonetti intelligenti regolati da card magnetiche, definito "un disastro" dal comitato. I manifestanti hanno inoltre criticato gli utili "milionari" di ASP e GAIA, le partecipate comunali che gestiscono il ciclo dei rifiuti.

 Le videointerviste

In questo contesto di protesta, il sindaco Maurizio Rasero ha preso la parola durante il Consiglio comunale, difendendo le scelte dell'amministrazione e contestualizzando la situazione di Asti nel panorama regionale.

"Abbiamo avuto il coraggio di dirvi che aumentiamo e vi spieghiamo i motivi," ha dichiarato Rasero, citando l'inflazione e l'adeguamento dei costi da parte di ARERA. 

Imerito: "Asp ha intensificato gli investimenti"

Il presidente di Asp, , Fabrizio Imerito, ha illustrato le strategie di investimento e innovazione dell'azienda in un incontro pubblico. Negli ultimi tre anni, ASP ha intensificato gli investimenti per rinnovare il parco mezzi e migliorare l'efficienza del servizio.

"Partiamo da un dato: Asp sta facendo in questo momento degli investimenti importanti," ha dichiarato Imerito. "Avevamo un parco mezzi davvero vetusto e in questi ultimi tre anni abbiamo fatto molti più investimenti rispetto a prima."

La novità più discussa è l'introduzione della raccolta verticale. Secondo Imerito: "Sicuramente porterà a regime una riduzione dei costi. Abbiamo dei conti che ci ridurranno almeno del 5% i costi del piano economico finanziario nel giro di tre anni."

Il presidente ha sottolineato che questa scelta strategica non è una novità assoluta per Asti: "La raccolta verticale è già stata fatta su due zone della città con un'amministrazione di centro-sinistra. Non è che tutto questo deve essere solo contro la verticale o contro questa amministrazione."

Imerito ha evidenziato anche i benefici ambientali: "Abbiamo considerato che i mezzi della raccolta verticale porteranno 150 mila litri all'anno in meno di combustibili fossili in giro per la città, perché ci saranno meno mezzi che girano con questo sistema di raccolta."

Rispondendo alle critiche sulle dimensioni ridotte delle bocchette di conferimento, il presidente ha spiegato: "La bocchetta piccola di conferimento è dovuta perché non c'è più l'abitudine di tenere un sacco una settimana, ma dobbiamo portarlo magari ogni due giorni, ogni tre giorni quando si fa un sacchetto. Se avessimo messo le bocchette grandi sarebbe andato lì dentro qualsiasi cosa."

Imerito ha anche affrontato il tema dell'abbandono dei rifiuti: "L'abbandono c'è anche col porta a porta. Fateci caso, passate sabato mattina in Corso Dante: la raccolta della plastica è lunedì sera, e voi trovate Corso Dante zeppo di sacchetti già dal sabato."

Nonostante le polemiche, Asp rimane convinta che la raccolta verticale rappresenti un passo avanti verso una gestione dei rifiuti più efficiente e sostenibile per la città di Asti. Imerito ha concluso sottolineando l'importanza dell'educazione civica e dell'adattamento alle nuove abitudini per il successo del sistema.

Rasero: "Non pretendiamo di avere la bacchetta magica"

Nel suo intervento, il sindaco Maurizio Rasero ha affrontato le critiche sulla gestione dei rifiuti e sull'aumento della TARI, difendendo le scelte dell'amministrazione e contestualizzando la situazione in un quadro più ampio.

"Dopo 25 anni, è stato uno dei consigli comunali aperti meno interessanti," ha esordito Rasero, sottolineando la mancanza di novità nel dibattito. Il sindaco ha evidenziato come la partecipazione sia stata limitata a un gruppo specifico di cittadini: "Abbiamo sentito una parte di città. Sono quasi sempre le medesime persone che su ogni argomento vengono chiamate qui a intervenire."

Rasero ha poi affrontato il tema centrale dell'aumento della TARI, presentando dati comparativi: "Il valore del PEF della TARI da ripartire fra le utenze nel 2015 era 17.444.000 euro, nel 2023 è 17.341.000 euro. Passano otto anni, nove anni e di fatto non c'è differenza."

Il sindaco ha difeso la trasparenza dell'amministrazione: "Abbiamo avuto il coraggio di dirvi che aumentiamo e vi spieghiamo i motivi: l'inflazione, alcuni costi che ARERA è andata ad adeguare." Ha poi confrontato la situazione di Asti con altre città: "A Torino l'aumento è del 7%. I nostri valori sono diversi: per il non domestico fino al 5% di media, e per il domestico siamo tra il 3 e il 4% a seconda dei nuclei familiari."

Riguardo alla raccolta verticale, Rasero ha ammesso: "Non pretendiamo di avere la bacchetta magica, non pensiamo di aver risolto il problema dei problemi. Possiamo dire ai cittadini che in base agli studi che abbiamo fatto, nel giro di poco tempo quando saremo a regime un minimo di risparmio ci potrebbe essere."

Il sindaco ha concluso accennando a possibili soluzioni future: "Se vogliamo parlare di risparmi sensibili, sono operazioni che stravolgono una concezione che c'è stata fino ad oggi. Ad esempio, la termovalorizzazione." Ha però ammesso che anche questa soluzione potrebbe incontrare resistenze: "Di fronte alla termovalorizzazione, molti qui dentro sarebbero i primi che si inalbererebbero per dirci che è una tecnologia superata."

L'ordine del giorno

I consiglieri Comunali  di minoranza, Michele Miravalle, Mario Malandrone,, Vittoria Briccarello, Mauro Bosia, Valter Saracco, Gianfranco Miroglio, Michele Miravalle, Luciano Sutera, Roberto Vercelli e  Roberto Migliasso hanno presentato un ordine del giorno che impegna l'Amministrazione comunale ad avviare un approfondimento puntuale sulla tari per verificare quali centri di costo producano tali differenze rispetto ad altri capoluoghi italiani, coinvolgendo direttamente ASP e Gaia .

  • Porre in essere azioni atte a portare la differenziata a quote superiori al 80% in linea con altri capoluoghi italiani piemontesi e con indubbio beneficio sulla salute e sull'ambiente  ad attuare politica di contrasto all'abbandono dei rifiuti 
  • A rendere trasparenti e pubblicare periodicamente i dati sulla qualità dei conferimenti in modo da poter analizzare su base oggettive l'efficacia dei diversi metodi di raccolta 
  • Verificare sulla base dei dati la possibilità di attuare un vero sistema puntuale di porta a porta tenendo in considerazione la necessità di preservare la salute degli operatori 

  • Studiare un metodo di raccolta che consente una tariffazione puntuale diversamente da quanto avviene con il sistema "a tessera e cassonetto "
  • Contrastare l'evasione della tariffa tenendo conto di reali situazioni di bisogno 
  • Verificare in maniera puntuale la corretta applicazione dei contatti di servizio, dedicando le risorse umane necessarie così da adempiere pienamente alle prerogative previste ex articolo 147 del Tuel
  • Incentivare le attività educative Per sensibilizzare la cittadinanza al rispetto dell'ambiente del bene comune

Il sindaco si è detto pronto a votare molti dei punti dell' Odg della minoranza , ma di non condividere il punto sulla raccolta verticale.  "Dopo un ' attenta riflessione che parte dall' impegno siglato sulla differenziata con modello di raccolta verticale che prevedeva tra 2023/25 un abbattimento dell' indifferenziato dell'8% e un aumento della differenziata del 7% annuo., abbiamo deciso visto che è chiaro che tali obiettivi di tale sperimentazione non sono stati raggiunti di non cambiare l' Odg. Gli obiettivi siglati sul piano di raccolta verticale non sono stati chiaramente raggiunti e occorrerebbe ripensare al sistema di raccolta" spiegano i proponenti. L'odg è stato votato quindi dalla sola minoranza. 


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