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Cronaca | 01 luglio 2024, 08:37

Il "Caso Bagnasco" al centro di un incontro formativo al Tribunale di Roma

Verrà analizzata la vicenda dell'imprenditore astigiano, ingiustamente condannato (e poi assolto) per un omicidio

Stefano Bagnasco in una recente immagine (tratta dal suo profilo Facebook)

Stefano Bagnasco in una recente immagine (tratta dal suo profilo Facebook)

La Camera Penale di Roma ha scelto di utilizzare il caso di Stefano Bagnasco, imprenditore astigiano suo malgrado protagonista di un lungo "calvario" giudiziario che presto verrà documentato anche in un libro, come esempio di studio per un ciclo di informazione e formazione finalizzato a sensibilizzare sugli errori giudiziari e sull'ingiusta detenzione.

La vicenda dell'imprenditore è un emblematico esempio delle falle del sistema giudiziario italiano. Accusato ingiustamente dell'omicidio di Francesco Indino, Bagnasco ha attraversato un lungo calvario giudiziario, conclusosi solo recentemente con la sua assoluzione presso la Suprema Corte.

La vicenda che lo ha visto coinvolto, prima accusato e poi scagionato dopo un lungo iter processuale, risale al giugno del 2015 quando Francesco Indino, un autotrasportatore di 52 anni, fu trovato morto in piazza Campo del Palio, colpito alla testa con un oggetto contundente. La vicenda scosse profondamente la cittadina e avviò un'indagine che avrebbe coinvolto diverse persone, tra cui Stefano Bagnasco, ex datore di lavoro della vittima.

Bagnasco fu arrestato, insieme ad altre quattro persone, con l'accusa di essere coinvolto nell'omicidio. L'inchiesta rivelò che il delitto sarebbe maturato nel contesto del commercio all'ingrosso di frutta e verdura, con un debito di 20.000 euro a fare da sfondo. Nonostante le prove contro di lui fossero labili, Bagnasco venne condannato in primo grado dal tribunale di Asti a 16 anni di reclusione con rito abbreviato nell'aprile 2021. Tuttavia, la Corte d'Assise d'Appello di Torino ribaltò la decisione, assolvendo Bagnasco nel maggio 2023. 

Il percorso giudiziario di Bagnasco non si fermò alla sentenza d'appello. L'ultimo e definitivo capitolo della vicenda è stato scritto poche settimane fa. Quando, nell'aprile scorso, la Cassazione ha respinto il ricorso contro la decisione della Corte d’Appello, chiudendo definitivamente la vicenda e sancendo l'innocenza di Bagnasco.

Incontro romano per far luce sui casi di "malagiustizia"

Il 4 luglio, presso l'aula A del Tribunale di Roma, si terrà il terzo incontro del circuito "Talk" organizzato dalla Commissione Giovani della Camera Penale di Roma, intitolato "Le misure cautelari personali: riflessioni su un’esperienza vissuta". Durante l'evento, i partecipanti avranno l'opportunità di rivolgere domande ai relatori e discutere delle problematiche emerse dal caso Bagnasco.

L'incontro vedrà la partecipazione, oltre che dello stesso Stefano Bagnasco, di figure di spicco del mondo legale e accademico: l'avvocato Salvatore Sciullo, il giudice Marisa Mosetti, il pubblico ministero Antonella Nespola, il professor Giorgio Spangher, l'avvocato Salvino Mondello, l'avvocato Matteo Santamaria. La chiusura sarà affidata all'avvocato Alberto Mercurelli, con la moderazione dell'avvocato Marina Colella. Ai partecipanti verranno rilasciati due crediti formativi.

Redazione

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