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Eventi | 27 giugno 2024, 19:20

Un fossile di delfino custodito al Paleontologico di Asti è il fulcro di un'importante mostra torinese

L'evento, patrocinato dalla Presidenza della Repubblica, mira a sensibilizzare sul tema del cambiamento climatico

Delfinide fossile Astadelphis gastaldii (3,5 milioni di anni)  rinvenuto a Bagnasco (Montafia) nel 1878.

Delfinide fossile Astadelphis gastaldii (3,5 milioni di anni) rinvenuto a Bagnasco (Montafia) nel 1878.

Nel centralissimo Palazzo Madama (è sito in piazza Castello), sede del Museo Civico d’Arte Antica di Torino, è stata inaugurata una mostra che esplora le tematiche connesse la crisi climatica, evento patrocinata dal Presidente della Repubblica e parte di un più ampio progetto territoriale. La mostra, che rimarrà aperta fino al 13 gennaio 2025, offre ai visitatori l’opportunità di esplorare la storia naturale e le sfide ambientali attuali attraverso reperti paleontologici e opere d’arte.

Il fulcro dell’esposizione è il delfinide fossile Astadelphis gastaldii, scoperto nel 1878 e custodito nel Museo Paleontologico di Asti. Questo reperto, esposto per la prima volta al pubblico, fornisce una finestra sulla vita marina preistorica, prima che la pianura Padana e il fiume Po prendessero la loro forma attuale. Altri reperti fossili, come il coccodrillo di Bolca lungo tre metri, arricchiscono la narrazione.

La mostra si sviluppa come un percorso visivo che unisce pittura, fotografia, illustrazione e infografica, per raccontare l’evoluzione del paesaggio italiano, dalle Alpi al mare. Un focus particolare è posto sul fiume Po, elemento vitale che ha plasmato il territorio e sostenuto le comunità per millenni.

Il bacino del Po è presentato come un’area chiave per osservare gli effetti dei cambiamenti climatici in Europa. Le alterazioni subite dalle sue acque negli ultimi decenni evidenziano una crisi ambientale globale che necessita di azioni immediate.

La mostra si propone di stimolare una riflessione sulla crisi climatica, sugli scenari futuri e sull’importanza di un intervento consapevole. I visitatori sono invitati a riflettere sull’impatto delle proprie azioni e sull’urgenza di impegnarsi per un futuro sostenibile, un tema su cui i Parchi Piemontesi stanno lavorando intensamente.

Attraverso un dialogo tra passato e presente, la mostra vuole sensibilizzare il pubblico sui cambiamenti climatici e sulle loro conseguenze, offrendo anche la possibilità di ammirare il raro cetaceo fossile, testimone di un’epoca remota e delle trasformazioni in atto.

Redazione

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