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Economia e lavoro | 27 giugno 2024, 13:56

UNESCO e Turismo: Nizza e Canelli tra i centri trainanti della crescita nel Piemonte vitivinicolo

L'analisi ha incluso 101 comuni: 29 nelle sei Core Zones e 72 nelle due Buffer Zones

UNESCO e Turismo: Nizza e Canelli tra i centri trainanti della crescita nel Piemonte vitivinicolo

Il 21 giugno, durante la VII edizione del Food&Wine Tourism Forum tenutasi al Castello di Grinzane Cavour, sono stati presentati i dati relativi agli impatti a lungo termine dell'iscrizione dei Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte a sito UNESCO. La ricerca, condotta dalla società formules, ha esaminato come questa designazione abbia influenzato le opinioni degli stakeholder, l'economia locale e la reputazione turistica dei territori coinvolti.

L'analisi ha incluso 101 comuni: 29 nelle 6 Core Zones e 72 nelle 2 Buffer Zones. I Core Zones sono: La Langa del Barolo, Il Castello di Grinzane Cavour, Le Colline del Barbaresco, Nizza Monferrato e il Barbera, Canelli e l’Asti Spumante, e Il Monferrato degli Infernot. La ricerca ha coinvolto anche 99 comuni confinanti, per un totale di 200 comuni analizzati.

Il questionario somministrato ha raccolto le risposte di 512 stakeholder tra aprile e maggio 2024, seguite da due focus group con circa 30 partecipanti. È emerso che la designazione UNESCO ha portato ad un aumento significativo della visibilità e del turismo, beneficiando l'economia locale, con impatti variegati a seconda delle zone.

Nizza Monferrato e Canelli, in particolare, hanno visto una notevole crescita del turismo. I dati indicano che il 92% dei rispondenti ha osservato un aumento delle visite internazionali post-nomina UNESCO. Le serie storiche confermano questa tendenza, con un incremento degli arrivi e delle presenze turistiche. Nizza Monferrato e il Barbera, insieme a Canelli e l’Asti Spumante, hanno registrato la crescita percentuale più alta di arrivi e presenze estere.

L'indagine ha anche rilevato un aumento significativo dell'offerta turistica, soprattutto nel settore extra-alberghiero. Nizza Monferrato e il Barbera hanno visto un incremento del 93% nell'offerta di camere, mentre Canelli e l’Asti Spumante hanno registrato un aumento del 43%. Tuttavia, alcune zone come le Colline del Barbaresco e Nizza Monferrato hanno visto un calo nella ricettività tradizionale.

Sul fronte immobiliare, lo studio ha evidenziato l'innalzamento dei prezzi delle abitazioni nelle Langhe, nel Barbaresco e a Grinzane Cavour, mentre altre zone hanno subito un calo. Il mercato immobiliare ha comunque visto un aumento delle compravendite del 93% nelle zone core e dell'82% nelle zone buffer tra il 2014 e il 2022, con il Monferrato in testa per numero di vendite.

In termini di consapevolezza, il 96% dei rispondenti è a conoscenza del sito UNESCO, anche se solo il 49% ne conosce la geografia dettagliata. Il 27% dei rispondenti non è consapevole delle ragioni per cui il sito è stato riconosciuto di eccezionale valore universale, e solo l'8% ha citato la coltivazione di vitigni autoctoni come elemento distintivo.

La ricerca ha mostrato che l'impatto della designazione UNESCO è percepito maggiormente dagli esterni rispetto ai residenti, con il 78% dei rispondenti che conferma questa visione. La nomina ha promosso la cultura enogastronomica piemontese a livello internazionale e migliorato la reputazione della regione, anche se il senso di identità e l'orgoglio civico sono stati meno influenzati.

Redazione

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