Caporalato nell'Astigiano: macellatori clandestini di polli (asfissiati con il gas) per pochi euro a tir. Inchiesta della guardia di finanza

Una vicenda di caporalato terribile che affonda le sue radici, purtroppo anche nell'Astigiano, anche se, con le indagini in corso, le bocche sono cucite.

Le prime informazioni sono state rese note da La Repubblica e riguardano una storia da voltastomaco.

Alcuni uomini stranieri (quattro) sarebbero stati reclutati all'esterno di un centro di accoglienza dell'Astigiano e impiegati per macellare dei polli, asfissiandoli con il gas. Polli destinati al circuito della grande distribuzione dove finiscono nelle vaschette con etichette di grandi marche del settore.

L'azienda è nell'Astigiano e pagava in nero 20 euro totale, cinque euro a persona a tir.

Una situazione che sembra incredibile, ma pare non unica sul territorio come ci conferma Letizia Capparelli Segretaria Flai Cgil: "Non siamo lontani dal 2016 quando furono smantellate delle baracche, è una piaga enorme e  il circuito di vendita della grande distribuzione crea un sistema al ribasso che non garantisce il rispetto dei minimi diritti al lavoratori"

L'indagine è partita da una denuncia presentata ad agosto 2023 alla Flai che si è rivolta ai militari della guardia di finanza, dopo alcune testimonianze raccapriccianti; a volte non arrivavano nemmeno quei pochi euro. I lavoratori inoltre, senza mascherine o stivali, erano incaricati di smaltire le carcasse degli animali scartati.

Le indagini, ripetiamo, sono in corso e, certo, si apre più di una riflessione sociale, umanitaria ma anche di salute pubblica che non andrà sottovalutata.