Viviamo in un posto bellissimo - 22 giugno 2024, 07:31

Viviamo in un posto bellissimo pieno di case per Jan e Isabelle

Racconto di una settimana di giri con Jan Merks, amico belga in cerca di casa nell’Astigiano e del posto perfetto dove cambiare vita con la nuova compagna

Sabato scorso avevo accennato in rubrica il ritorno di Jan Merks dalle nostre parti, ritorno anticipato, un paio di settimane fa, da una telefonata del tipo: “...torno. Torno cambiato, per cambiare vita. Torno per trovare una casa nell’Astigiano. Casa da vacanze per qualche tempo, dove trasferirsi definitivamente alla prima occasione.”.

Prima che arrivasse gli avevo girato una ventina di proposte calibrate sul suo breifing: rustico anche da ristrutturare completamente, budget massimo, comprensivo dell’eventuale ristrutturazione, 300.000 euro, rustico indipendente non enorme, diciamo nell'ordine dei 200-250 mq, possibilmente isolato dal mondo, con almeno un po' di giardino e la migliore vista sul mare verde di vigne e boschi che lo aveva affascinato sin dalla prima vacanza nell’Astigiano del 2019. Massimo dei massimi trovare un immobile che in qualche modo trasudasse d’aura tipica e antica. 

Delle venti, prima di arrivare, ne aveva scartate nove e da domenica scorsa abbiamo iniziato a scoprire meglio le rimanenti undici, sparse tra varie colline da Nord a Sud dell’Astigiano. L’obiettivo di Jan era arrivare a comporre un podio prima di ripartire. Ieri sono tornati a Lembeek con tre case in testa e nella memoria dei loro cellulari, certi di essere nuovamente qui verso metà estate con la scelta fatta. Prima però di accennare alle tre prescelte, riavvolgo un attimo il nastro. L’arrivo di Jan era stato accompagnato dall’evidenza che il consulente di retail marketing, che avevo conosciuto cinque anni fa, aveva indubbiamente fatto carriera, mostrando un lato caratteriale di cui non avevo mai avuto sentore. Chiamiamolo, per semplificare: forte ego. 

Mi spiego. Era arrivato cavalcando una Tesla Model X nuova di pacca, bianca da far luce e silenziosa da paura. E fin lì, buon per lui. Auto con targa personalizzata, in Belgio si può fare da tempo e dal 2014 senza limiti testuali, basta pagare una mille e puoi targare la tua Tesla JM, come fosse una camicia. Targa non certo usuale che porta un aneddoto. Martedì nel primo pomeriggio il programma visite ci portava nei dintorni di Piovà Massaia, lo avviso di girare, un po’ troppo all’ultimo, a Gallareto e l’auto finisce per un attimo nell’altra corsia. Fortunatamente non arrivava nessuno. Sfortunatamente poco più avanti c’era però una pattuglia dei carabinieri che ci ferma. Mi scuso, spiego il perché e il percome e sembrava tutto a posto fino a che il graduato si impietrisce vista la targa.E questa cosa mi significa? Libretto e documenti di tutti e tre!”. Dopo una bella mezz’ora, aiutati da un paio di loro telefonate in Motorizzazione, che per rispetto all’Arma preferisco non riportare, liberi tutti.

Torniamo alle tre case in short list. Nel Sud Astigiano ne abbiamo viste sei e la scelta e caduta su due rustici fronteggianti, con qualche ettaro di terreno, fuori Cassinasco. Rustici, da ristrutturare corposamente, di almeno un paio di cento metri quadri l’uno. Posto incredibile per posizione, veramente fuori dal mondo, pur nel limite di una richiesta in linea con le dimensioni del tutto. Seconda casa nei dintorni di Mombercelli: cascina super isolata sulla colma di un alto collinare e la vista incredibile che spazia quasi a 360 gradi su un numero apparentemente infinito di colli e borghi. Un bel pianoro fronte casa, non usuale, una piccola vigna, orti e spazi verdi vari, ma una carreggiabile per raggiungerla, non lunga, ma sempre una carreggiabile. La terza è arrivata dalle cinque opzioni nel Nord Astigiano. Arrivata da Aramengo con un grande, forse fin troppo grande rustico ad elle, in cima a un rilievo dotato di vista sontuosa sulla rustica natura del posto. Posto dal fascino unico per Jan, eccessivamente boscoso per Isabelle. 

Alla fine, con le sensazioni, i ricordi e un album fotografico delle tre case, al pari di pochi matrimoni, sono risaliti in macchina nella certezza di vederci presto: “Appena abbiamo scelto mi faccio vivo e grazie, grazie veramente. A prestissimo.”. Ora sono certo che avranno già iniziato a giocare con i plus e minus di una e dell’altra, con le prime ipotesi strutturali e d’arredo, con la scelta del dove sarà la piscina, dove l’orto, dove l’amaca. Appena avranno scelto vi racconto.

Davide Palazzetti