Questa mattina, il segretario provinciale della CGIL Luca Quagliotti e il segretario provinciale del Partito Socialista Italiano Luca Castaldo hanno scoperto una targa, apposta di fronte all'ingresso della Camera del Lavoro di Asti, che ricorda l'Onorevole Giacomo Matteotti a cent'anni dal suo tragico assassinio per mano fascista.
La targa, elegante nella sua trasparenza, porta incisa una delle frasi più significative e celebri di Matteotti: “Uccidete pure me, ma l’idea che è in me non la ucciderete mai”. Queste parole, simbolo di resistenza e coraggio, risuonano ancora oggi come un monito contro l’oppressione e un inno alla libertà di pensiero.
Giacomo Matteotti, nato il 22 maggio 1885 a Fratta Polesine, fu un politico, giornalista e antifascista italiano, segretario del Partito Socialista Unitario. La sua vita fu brutalmente interrotta il 10 giugno 1924, quando fu rapito e assassinato da una squadra fascista guidata da Amerigo Dumini.
Il suo corpo fu ritrovato solo due mesi dopo, il 16 agosto 19241. La sua morte scosse l’opinione pubblica mondiale e mostrò il vero volto del regime fascista di Mussolini, segnando un punto di svolta nella storia italiana.