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Cultura e tempo libero | 21 giugno 2024, 11:23

Al nido d'infanzia Lo Scoiattolo i bambini diventano artisti ed espongono le loro opere in "Che Mostra sta Mostra!" [FOTO]

L'esposizione è aperta al pubblico dal 28 giugno al 5 luglio: il progetto pedagogico si basa sulla teoria "Cento Linguaggi di Loris Malaguzzi"

Alcune delle opere esposte

Alcune delle opere esposte

“Tutti i bambini sono degli artisti nati; il difficile sta nel fatto di restarlo da grandi.” Parola di Pablo Picasso, un gigante del '900. E bisogna credergli, visto che il creatore di Guernica e Les demoiselles d'Avignon fin da subito mescolò nella sua arte il genio divertito e dissacrante sul mondo che solo un bambino può possedere. I linguaggi espressivi sono un insieme di rigore, immaginazione, conoscenza,  sensibilità. 

Pensando a questo, è in procinto di aprire ad Asti una mostra, ma non come tutte le altre. Questa volta ad esporre, infatti, sono i bambini e le bambine della sezione medi (circa 2 anni) e grandi (circa 3 anni) dell'asilo Nido Lo Scoiattolo. 

Nonostante la tenera età, i piccoli sono già in possesso di una tecnica e di un estro artistico non indifferente. Per questo motivo le educatrici del nido hanno deciso di riunire le varie opere realizzate nel corso dell'anno dai bambini in un'esposizione dal titolo  “Che Mostra sta Mostra!”, ospitata nella sede temporanea del Nido d'infanzia Lo Scoiattolo, in via Bocca 1 (ex asilo Regina Margherita).

Sono esposte alcune delle opere realizzate di materiale vario, sia fotografico che di tipo materico e cartaceo, realizzate sulla base della teoria dei Cento Linguaggi di Loris Malaguzzi.

"L’intento della mostra che abbiamo realizzato è quello di far percepire il luogo non solo come luogo educativo e di cultura, ma anche quello di mettere in risalto gli spazi affettivi e di scoperta, dove anche gli adulti sono benvenuti - spiegano le educatrici - grazie alla spiccata creatività dei bambini è stato possibile comporre un insieme di opere che spaziano dalla pittura alla scultura in un percorso appassionante scandito da ritmi diversi in cui è possibile porsi in un dialogo ludico con le opere e con gli artisti. 

I bambini e le bambine sono dotati di cento linguaggi e hanno il diritto a esprimerli tutti attraverso la proposta di attività educative che favoriscano questo processo, costruendo la conoscenza attraverso la diversità dei vari linguaggi". 

La mostra vuole essere un percorso di ricerca nei processi che si sviluppano nell’atto creativo; come la curiosità esplorativa, la relazione intensa che si crea con le cose, l’invenzione simbolica, la metafora, i rimandi, l’espressività.

Le opere esposte sono dialoghi per la mente e per l’immaginario:  i soggetti principali rimangono i bambini e le bambine con le loro strategie di pensiero, i loro processi di conoscenza, le loro relazioni con il mondo e con gli altri.  "Il ruolo dell’educatore consiste nel fornire ascolto competente del linguaggio visivo e di gruppo dei bambini e delle bambine affiancandoli con interventi non prevaricanti, tutto in armonia con le autonomie individuali espresse" . 

Insomma, in mostra ci sarà una visione del mondo e delle cose, a misura di bambino. Diversa da quella a cui siamo abituati, ma per certi versi sorprendente,  a maggior ragione che le opere non sono frutto di una consapevolezza matura, ma di un processo di gioco libero e autodeterminato.    

E chissà cosa ne avrebbe pensato il genio di Malaga, lui che insegnò al mondo a vedere la realtà in una maniera del tutto differente. 

La mostra resterà aperta alla cittadinanza a ingresso libero dal 28 giugno al 5 luglio in orario 17.30-18.30, sabato e domenica esclusi. "Apprezzamento per l’iniziativa che dà voce alla creatività dei bambini, aprendo al pubblico una mostra realizzata attraverso l’utilizzo di strumenti pedagogici innovativi che favoriscono la loro espressività" è stato espresso dal sindaco Maurizio Rasero e dall'assessore Loretta Bologna.

Alessandro Franco

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