Sabato 22 giugno si terrà a Palazzo Cacherano a Rocca d'Arazzo il IX Meeting Nazionale del Gruppo Italiano di Paleopatologia (GIPaleo). L'evento riunirà esperti da tutta Italia per presentare e discutere gli ultimi studi e scoperte nel campo della paleopatologia, la disciplina che studia le malattie nelle popolazioni antiche attraverso l'analisi di resti umani.
Organizzato dalla segreteria scientifica composta da Luca Ventura, Raffaele Gaeta, Mirko Traversari, Luisa Ferrari, Ezio Fulcheri e Gino Fornaciari, il convegno affronterà una vasta gamma di temi. Dai casi di epidemie storiche come l'influenza spagnola del 1918 a Rocca d'Arazzo, alle alterazioni pseudopatologiche sui resti scheletrici, alle analisi sulle mummie di Fara Sabina e sui tessuti da tombe antiche.
Un'attenzione particolare sarà data allo studio di popolazioni del passato come i Longobardi di Cividale del Friuli e le pratiche funerarie nell'antica Milano e Corinaldo durante il periodo imperiale romano. Saranno presentate anche indagini archeotossicologiche che hanno permesso di retrodatare l'arrivo della pianta di coca in Europa di quasi due secoli.
"Questo meeting rappresenterà un'importante occasione di scambio di conoscenze e di collaborazione tra istituzioni da tutta Italia impegnate nello studio delle malattie del passato" spiegano gli organizzatori "Comprendere le origini e l'evoluzione delle patologie ci permetterà di gettare luce sugli stili di vita e le condizioni sanitarie delle antiche popolazioni."
La multidisciplinarietà sarà fondamentale in paleopatologia, poiché consentirà di integrare competenze diverse come l'archeologia, l'antropologia, la medicina legale e le analisi di laboratorio per ricostruire un quadro completo delle malattie del passato.
In allegato il programma completo