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Attualità | 19 giugno 2024, 18:00

Giugno è il mese dell'orgoglio Lgbt, ricorrenza internazionale. In attesa dell'Asti pride le opposizioni tornano a chiedere al Comune di aderire alla rete Ready

"C’è nell’intenzione di avviare un tavolo di lavoro costruttivo sulle associazioni cittadine che si occupano di tali tematiche? A quando uno sportello per la prevenzione a casi di omobialesbotransfobia?"

La prima edizione dell'Asti Pride (2019)

La prima edizione dell'Asti Pride (2019)

In attesa dell'Asti Pride che si terrà sabato 6 luglio, le opposizioni in Consiglio comunale hanno presentato un'interpellanza all'assessore ai Servizi Sociali Eleonora Zollo, ricordando che giugno è il mese del Pride month, mese dell'orgoglio LGBT una ricorrenza internazionale che si celebra l'intero mese di giugno di ogni anno e sottolinea l'importanza della lotta per i diritti LGBT ed è soprattutto dedicato alla celebrazione e alla commemorazione dell'orgoglio lesbico, gay, bisessuale e transgender (LGBT).

"Il Mese dell'orgoglio è stato istituito in seguito ai Moti di Stonewall, una rivolta spontanea del 1969 a New York per i diritti LGBT. Il Mese dell'orgoglio onora il movimento per i diritti Lgbt e celebra la cultura Lgbt", scrivono i consiglieri di opposizione. 

Il terzo Pride cittadino "God save the Queer", esorta ancora una volta il Comune di Asti ad aderire alla Rete Ready "perché possa rappresentare un concreto primo passo in tal senso. Permetterebbe, infatti, di far entrare la nostra città, in un circuito nazionale virtuoso di best practice delle istituzioni locali nel campo della lotta alle discriminazioni basate su orientamento sessuale ed identità di genere", si legge nel documento .

Le opposizioni, in attesa de Pride si chiedono "come mai l’assessorato ai Servizi Sociali, nella figura dell’assessore, si è prima reso disponibile a intraprendere il percorso di adozione della rete Ready in modo collaborativo ed entusiasta per poi ritrattare il percorso? Quali sono state le parti coinvolte sulla non adesione di Asti alla rete suddetta? Quando il Comune attiverà uno sportello ad hoc per la prevenzione ai casi di omobialesbotransfobia?"

Inoltre, nell'interpellanza chiedono se il Comune abbia intenzione di essere promotore politico di diffusione della carriera alias all’interno degli edifici scolastici. "Gli edifici scolastici che già virtuosamente hanno adottato la carriera alias e che operano per un’istruzione libera dal bullismo sono stati interpellati per avviare un percorso di condivisione delle buone pratiche inerenti?" e si chiedono se e come il Comune di Asti registri eventuali episodi di violenza omobiatransfobia.

"Quali sono questi dati? C’è nell’intenzione del comune di avviare un tavolo di lavoro costruttivo sulle associazioni cittadine che si occupano di tali tematiche (Agedo, Amnesty, Asti Pride, Nuovi Diritti)? 

Betty Martinelli

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