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Cultura e tempo libero | 17 giugno 2024, 15:40

Ottavio e Gea Baussano, aperta al Museo del Palio la mostra che celebra il padre e la figlia che diedero un'iconografia alla nostra Festa [GALLERIA FOTO]

Tra i pezzi in esposizione anche l'enorme lunetta raffigurante San Secondo che sovrastava negli anni '30 la tribuna reale

Alcune immagini dell'inaugurazione (Merphefoto)

Alcune immagini dell'inaugurazione (Merphefoto)

E' esposta anche l'enorme lunetta, raffigurante San Secondo, che durante gli anni '30 faceva bella mostra di sé sopra la tribuna reale al Palio di Asti: opera di Ottavio Baussano, è uno dei pezzi forti dell'esposizione inaugurata venerdì scorso al Museo del Palio di Asti, in collaborazione con il borgo Santa Maria  Nuova, e dedicata a Ottavio Baussano e alla figlia Gea, che,  con il padre negli anni '30 e poi dagli anni '60,  hanno contribuito alla iconografia della nostra festa.

Ottavio Baussano, infatti,  con il con il podestà di Asti  Vincenzo Buronzo, richiamò in vita e la caricò di nuovi significati l'antica Corsa del Palio, interrotta nella seconda metà del XIX secolo.

Ottavio nel 1929 realizzò un primo manifesto della Corsa e nel 1930 realizzò le lunette delle tribune. In collaborazione con il pittore Domenico Gaido dipinse i pannelli in legno del carroccio, realizzò bozzetti di bandiere e costumi per la sfilata.

Fu anche l'autore dei manifesti del 1932 e del 1934 dando una forte caratterizzazione dell'"immagine" del Palio di quel periodo.

 La figlia Gea, scomparsa, nel 2014, portò avanti la narrazione della nostra Festa:  è stata autrice di undici sendalli  dal 1967 al 1982, dipingendo proprio il primo Palio della ripresa. Sua la firma sui drappi 1967 (Palio vinto da Don Bosco – Viatosto), nel 1968 (San Pietro), nel 1969 (San Pietro), nel 1970 (Torretta – Santa Caterina) - drappo esposto proprio al Museo del Palio -  nel 1971 (Don Bosco – Viatosto), nel 1973 (San Pietro), nel 1974 (Canelli), nel 1976 (Torretta), nel 1977 (Cattedrale), nel 1980 ( Don Bosco – Viatosto,) e nel 1982 (San Secondo). 

 La pittrice è anche l'autrice dell'affresco che rappresenta Guelfi e Ghibellini, nella sala consiliare del Comune di Asti, di cui sono esposti in mostra alcuni disegni preparatori, 

L'esposizione con la presenza di dipinti, disegni, bozzetti, bandiere, gonfaloni e sculture di questi due artisti, intende valorizzare la loro opera molto spesso dimenticata. La mostra rimarrà aperta fino al 16 maggio 2025.

Alessandro Franco

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