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Cultura e tempo libero | 13 giugno 2024, 16:55

Il Barbiere di (S)Iviglia: Asti Lirica porta il capolavoro di Rossini in una messa in scena scanzonata ma di altissimo livello tecnico [GALLERIA FOTOGRAFICA]

Ieri sera l'opera al Palco 19: protagonista un cast affiatato con alcune eccellenze come il tenore astigiano e l'applauditissimo Stefano Marchisio

Le immagini dello spettacolo negli scatti di Efrem Zanchettin (Merphefoto)

Le immagini dello spettacolo negli scatti di Efrem Zanchettin (Merphefoto)

Applausi a scena aperta, nonostante il temporale (purtroppo previsto) non sia rimasto confinato al secondo atto, come da libretto, ma abbia imperversato su Asti. Gli organizzatori di Asti Lirica hanno dovuto così optare per il Palco 19 per l'attesissima messa in scena del Barbiere di Siviglia

Un'opera rossiniana conosciutissima (chi non sa o non ha mai canticchiato almeno una parte della famosa aria "Largo al Factotum") ma assolutamente non banale e che mette a dura prova le voci dei protagonisti. Come tutte le opere buffe, infatti, il Barbiere di Siviglia gioca molto su parole ripetute a mo' di scioglilingua e sul famoso crescendo rossiniano, quella fretta e quell'accelerazione crescente marchio di fabbrica del genio del grande compositore. Il risultato è quello sì di emozionare, ma anche di permettere alle voci di dare il proprio meglio nei vari tecnicismi. 

Molto a km 0 il cast dell'opera a partire dal tenore astigiano Enrico Iviglia nei panni del Conte d'Almaviva, innamorato della bella Rosina, il soprano Barbara Massaro, che per tutto il tempo seguirà i consigli dell'astuto barbiere Figaro, il baritono Diego Savini. Ad opporsi ai loro piani il tutore di Rosina, il medico Don Bartolo, ovvero il basso albese Stefano Marchisio e il perfido maestro di musica Don Basilio,  Alberto Comes. 

Di prim'ordine la scelta musicale, con l'Orchestra delle Terre Verdiane e il Coro dell'Opera di Parma  diretti da Sirio Scacchetti. Alla regia, invece, Davide Garattini Raimondi, uno dei nomi più prestigiosi della lirica italiana, che ha saputo dare il giusto tono scanzonato all'intera vicenda, sconfinando quasi in un vero e proprio teatro dell'assurdo sul finire del primo atto.  

Al termine applausi per tutti, con un'ovazione particolare per il Conte di Almaviva, Rosina e Don Bartolo. Tutti sono stati in grado di esasperare i caratteri macchiettistici dei rispettivi personaggi e regalare un'interpretazione di straordinaria contemporaneità. 

"È stata un'apertura straordinaria quella che il Barbiere di Siviglia ha offerto a questa seconda edizione di Asti Lirica - spiega l'assessore alla Cultura Paride Candelaresi -  Abbiamo sin da subito scelto un programma che potesse attirare sia i melomani più incalliti che gli appassionati e i curiosi e l'opera di Rossini di ieri sera ha centrato l'obiettivo. 

Abbiamo sentito commenti favorevoli in sala sia dai musicisti nei confronti dell'orchestra e del suo giovane direttore Sirio Scacchetti,  che per i cantanti. Inoltre grandi complimenti sono arrivati anche dalle tante persone che hanno visto quest'opera per la prima volta e si sono avvicinati al mondo della lirica.

Dunque aspettiamo il prossimo appuntamento del 27 giugno al Palazzo del Michelerio con il gran concerto Pucciniano e per tutti gli altri appuntamenti di Asti Lirica"

Alessandro Franco

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