C'era il pubblico delle grandi occasioni e un teatro Alfieri strapieno, lunedì sera, per la prima proiezione del docufilm sul Palio "L'arte del Palio di Asti. Il ragazzo del liceo artistico che dipinse la storia".
II progetto è nato da un'idea di Giuseppe Varlotta ed è stato diretto da Federico Cammarata. Il docufilm vanta la straordinaria partecipazione di Claudia Gerini come voce narrante. Il soggetto e la sceneggiatura sono opera di Giulio Celiberti, Federico Cammarata e Carlotta Meli. Il soggetto è semplice: l'opera racconta il Palio di Asti attraverso gli occhi dei giovani studenti del Liceo Artistico, che lo scorso anno hanno vissuto un'esperienza unica che ha portato alla nomina di Lorenzo Livorsi, uno di loro, come Maestro del Palio 2023.
E del mastro del Palio sono i titoli di inizio del docufilm (poco meno di un'ora di proiezione) dove i disegni a matita di cavalli e torri cittadine prendono vita ed introducono subito al clima paliesco. Il docufilm si avvale anche di bellissime immagini di Asti riprese dall'altro, grazie ad un drone, e parte dalla realizzazione dei due drappi e di tutte le altre opere che hanno avuto poi il proprio posto nell'annata paliesca. I ragazzi del Benedetto Alfieri hanno infatti realizzato molte altre opere, dalla pergamena del Soroptimist al manifesto del Palio al Paliotto degli sbandieratori.
A fare da intermezzo alle loro esperienze, diverse interviste ai fantini (Andrea Coghe, Martin Ballesteros e Federico Arri) al Capitano del Palio, ma anche una commovente testimonianza di Guglielmo Berzano, ex sindaco di Asti dal 1971 al 1975, ripresa poco prima della sua scomparsa.
"Filluccia production", questo il nome della produzione che riunisce i vari soggetti coinvolti nella realizzazione del documentario, ha inviato il progettoo al Festival internazionale di Maratea. "L'arte del Palio di Asti" sarà presente anche, all'interno di un evento speciale al termine del cartellone di Cinema Cinema.