Nell’ambito delle iniziative volte a sensibilizzare la società sulla tematica dell’eliminazione della violenza sulle donne, il Questore della provincia di Asti, dottoressa Marina Di Donato, ha accolto il presidente dell’Associazione “Il Dono del Volo”, la dottoressa Donatella Boscassi (già a lungo capo di Gabinetto della Questura astigiana), insieme al consiglio direttivo. L’incontro è stato reso ancora più speciale dalla presenza della loro mascotte, uno splendido esemplare di West Highland White Terrier di nome Noa.
“Il Dono del Volo” è un ente di volontariato che si impegna a promuovere e sostenere la solidarietà sociale, aiutando le persone in difficoltà. Recentemente, l’associazione ha contribuito a rendere la Stanza di Ascolto Protetto presso la Polizia di Stato più accogliente per le donne vittime di abusi. Questo spazio, inaugurato nel 2019, rappresenta un luogo sicuro dove le vittime di violenza di genere possono denunciare gli abusi subiti, protette da poliziotti specializzati appartenenti alle squadre investigative e agli uffici anticrimine.
Le stanze per l’ascolto protetto sono presenti in circa cento sedi in tutta Italia. La loro creazione mira a mettere le donne e le persone fragili nelle condizioni di elaborare gli abusi e i maltrattamenti subiti, evitando gli effetti devastanti della vittimizzazione secondaria. Questo fenomeno, spesso causato da stereotipi e pregiudizi, fa sì che chi ha subito violenza diventi vittima una seconda volta.
Gli ambienti sono curati nei minimi dettagli: dai colori delle pareti agli arredi, tutto è studiato per creare una situazione favorevole e confortevole. L’obiettivo principale è dotare tutti gli Uffici di Polizia di spazi idonei ad accogliere le vittime di violenza di genere. Qui, le donne possono affidarsi alla professionalità dei poliziotti per denunciare maltrattamenti, stalking, violenza e richiedere misure di protezione, sia per sé stesse che per i propri figli.
Il Questore, nel ringraziare il presidente e il consiglio direttivo de “Il Dono del Volo”, ha sottolineato l’importanza di stabilire reti solide per combattere la solitudine che spesso le donne vittime di violenza vivono o percepiscono. I fatti di cronaca, purtroppo, ci ricordano quotidianamente l’urgenza di agire e di proteggere chi è più vulnerabile.