Il destino del Movicentro, è ancora una volta alla ribalta del dibattito pubblico astigiano.
I consiglieri di minoranza, Mauro Bosia, Vittoria Briccarello, Mario Malandrone e Gianfranco Miroglio tornano così sull'argomento e attaccano: "Code chilometriche sugli attraversamenti pedonali, nessun vigile preposto al controllo del traffico, pensilina sbarrata per lavori, interni fatiscenti ma comunque accessibili a chiunque, bar chiuso e nessuna misura di sicurezza. Non vi è inoltre nessuna vocazione per il locale al piano superiore: gli uffici dell'Asp che affacciano sul piano superiore devono convivere inoltre con frequentazioni ambigue".
"Sono anni che poniamo la questione di attraversamento irrinunciabile della pensilina all' Amministrazione, anni che poniamo l'attenzione sul degrado, anni che avanziamo proposte per l'uso sociale - proseguono - un esempio? Lo Zac di Ivrea, centro aggregativo di ragazzi che ha permesso la riqualificazione del Movicentro di Ivrea. Sappiamo che i servizi sociali sono alla ricerca di case di quartiere che gli permetterebbero di accedere a bandi, manca uno spazio per giovani nella città. Il Movicentro sarebbe perfetto vista la sua collocazione strategica per i mezzi di trasporto per gli studenti. Noi come opposizione proposte ne facciamo ma di fatto assistiamo ormai a anni di degrado dovuto alla chiusura che ha solo peggiora la situazione della stazione di Asti".
L'assessore Luigi Giacomini, che abbiamo sentito in merito a quanto denunciato dalle opposizioni, si riserva di intervenire nel merito tra qualche giorno: "Per la sicurezza si stanno valutando soluzioni al tavolo preposto in Prefettura - afferma - questa settimana chiudono le scuole e ci si troverà per discutere"