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Eventi | 04 maggio 2024, 09:14

Stasera la Stima del Palio: alcuni antichi rituali che si adatteranno al cantiere di piazza San Secondo

Sarà la prima uscita ufficiale per i due drappi di Stefano Bressani

Alcune immagini dell'edizione 2023 (Merphefoto)

Alcune immagini dell'edizione 2023 (Merphefoto)

Nonostante le divisioni tra chi vede la cerimonia della Stima del Palio e del Giuramento dei Rettori un rito un po' monotono e sempre uguale a sé stesso e chi invece aspetta con trepidazione questo momento come inizio ufficiale dell'anno paliesco, quello di stasera è un evento cerimoniale importante che risale alla tradizione storica della città.

Rimaneggiato più volte nel corso della storia e spostato, all'inizio degli anni 2000, definitivamente in piazza San Secondo al termine di un corteo in notturna, la Stima e il Giuramento con la loro liturgia solenne e quasi immutabile ricordano quanto Asti e il suo Palio siano comunque parte integrante del tessuto storico e sociale della città.

La serata inizia alle ore 21, in piazza Cattedrale. Il corteo storico, non è diviso per rioni, borghi e comuni come il giorno del Palio, ma è rappresentativo della società del libero comune astigiano del '300. Diversi figuranti, inquadrati in blocchi, rappresenteranno le classi sociali cittadine nel medioevo. A chiudere, i 20 rettori affiancati dai propri vessilli. 

Arrivati in piazza San Secondo, dopo l'uscita dei due drappi del Palio, (che quest'anno avverrà dal Teatro Alfieri a causa dei lavori in Municipio), il momento sempre atteso dal popolo paliofilo e molto emozionate, si darà il via al rituale vero e proprio. 

Il cerimoniale inizierà con il sindaco Maurizio Rasero che investirà, con la consegna di un medaglione i ventun rettori, rappresentati dei rispettivi popoli di rioni borghi e comuni. Finito questo segmento, gli stessi rettori giureranno di correre il Palio con "lealtà e onore"

Dopo i rettori, giureranno sul Codice Catenato fedeltà al Palio il Capitano, Gianbattista Filippone, e i suoi due magistrati, Marco Bonino e Davide Argenta.

Dopo la cerimonia del giuramento, si passa alla Stima del Palio vera e propria

Gli estimatori, che nella vita reale sono mercanti tessili, giurano di "eseguire bene e fedelmente la stima affidatami" sul Codice Catenato degli Statuti di Asti. Successivamente, ispezionano i due drappi per assicurarsi che siano della stessa dimensione e qualità prima di apporre il sigillo municipale in cera laccata, indicando l'idoneità del Palio. Infine, i drappi vengono arrotolati e posti sotto il labaro, le bandiere dipinte che accompagnano il Palio, realizzate dal maestro Stefano Bressani.

 Gli estimatori (che nella vita vera sono operatori del settore tessile o commercianti) rappresenteranno l'antica gilda dei drappieri e stimeranno i due drappi del Palio. Un drappo, quello con la passamaneria argento, verrà offerto alla Collegiata di San Secondo il 7 maggio al termine della cosiddetta "Messa del Burdel" , mentre l'altro sarà il Palio per antonomasia,  assegnato al vincitore della corsa del 1 settembre. 

Ci sono requisiti molto stringenti che gli estimatori devono appurare e che determinano la dimensione, la qualità e il colore dei due palii. Il Palio deve essere di ottima qualità e misurare 16 rasi per quello della corsa e 10 rasi per quello della Collegiata. (Il raso è un'antica misura piemontese che corrisponde a circa 60 cm).

Il "Palio" (dal latino pallium) vero e proprio è la striscia di stoffa cremisi posta al di sotto del labaro dipinto, che invece si chiama "sendallo". Al termine delle operazioni, gli estimatori appongono il sigillo municipale in cera laccata, indicando l'idoneità del Palio, che viene riarrotolato e legato sotto il sendallo. 

Formalmente, la Stima del Palio è un atto pubblico. Infatti il verbale viene redatto e controfirmato dal segretario comunale di Asti, e alle operazioni assiste, in rappresentanza della pubblica autorità, il prefetto o un suo delegato

La parte finale della cerimonia è quella della "Levata", rito suggestivo e solenne: i due palii, stimati, vengono mostrati a tutti dal balcone del palazzo comunale. Quest'anno, probabilmente, visti i lavori in corso questa parte del rituale non sarà possibile.  Il sindaco annuncia ufficialmente che il Palio dell'anno di grazia 2024 è "indetto in conformità con gli antichi statuti e regolamenti" e si terrà domenica 1 settembre in piazza Alfieri.

Alessandro Franco

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