Il 23 marzo scorso, all’interno del Festival “La Terra e il Cibo”, si è tenuto un importante dibattito promosso da ASTI LAB. L’iniziativa, dal titolo “Crisi agricola. Biologico e transizione ecologica, sviluppo del territorio rurale di Asti”, ha visto la partecipazione di operatori dell’agricoltura, delle principali associazioni di categoria e dei movimenti degli agricoltori.
Durante il dibattito, sono emerse diverse proposte per il territorio rurale di Asti, che meritano di essere condivise con l’opinione pubblica e con le istituzioni del territorio.
Le Proposte
Valorizzazione delle produzioni tipiche e biologiche: Nell’astigiano, si è registrato un incremento progressivo di produzioni biologiche. Attualmente, ci sono più di trenta realtà che producono biologico e più di trecento in provincia.Riequilibrio dei prezzi: È necessario riequilibrare lo squilibrio tra il prezzo al consumatore finale e il prezzo dei prodotti agricoli.
Riforma della PAC: La Politica Agricola Comune (PAC) deve essere equa e i contributi devono sostenere i beneficiari più svantaggiati. Occorre una redistribuzione della PAC verso aziende medio piccole e nei territori più svantaggiati.
Promozione dell’agricoltura biologica: È necessario promuovere l’agricoltura biologica, i distretti bio e i sistemi agro-ambientali sostenibili. I numeri delle aziende bio pongono l’esigenza di costruire un distretto bio del Comune di Asti.
Tutela degli agroecosistemi: Occorre una politica di gestione della fauna selvatica e di ripristino dell’equilibrio faunistico nel territorio rurale e periurbano comunale.
Creazione del Settore Politiche Agricole Comunali: Anche se il Comune non ha specifiche deleghe in termini di agricoltura, possono essere attivati progetti, soprattutto sull’area rurale del Comune di Asti, una delle più vaste del Piemonte.
Promozione dell’agricoltura sociale: L’agricoltura sociale deve essere promossa come un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo.
Realizzazione del Sistema integrato del Km0: È necessario realizzare un sistema integrato del Km0 e della filiera corta comunale, che includa le mense scolastiche, la ristorazione sociale e la lotta allo spreco alimentare.
Adattamento ai cambiamenti climatici: Occorre adottare politiche di adattamento ai cambiamenti climatici e ai fenomeni siccitosi, con particolare attenzione alla gestione delle acque piovane, all’irrigazione, ai bacini di accumulo e all’adattamento climatico nella progettazione della città del futuro.
Promozione del territorio: Il territorio e le produzioni agricole e artigianali devono essere promossi nel sistema turistico nazionale e internazionale.
Realizzazione del “Portale del territorio”: È necessario realizzare un portale del territorio, uno strumento attivo e aggiornato per il coordinamento di rete di tutte le attività agricole di vendita diretta, agrituristiche e delle fattorie didattiche.
Consumo di suolo Zero: È fondamentale adottare una politica di consumo di suolo zero per preservare le risorse naturali e la biodiversità.
No alla tangenziale Sud Ovest: La tangenziale Sud Ovest rappresenta un ulteriore consumo di suolo delle aree agricole e quindi va evitata.
Pianificazione integrata delle aree urbane rurali e peri-urbane: È necessario adottare una pianificazione integrata e rigenerativa delle aree urbane rurali e peri-urbane.
Rafforzamento delle aree mercatali di vendita dei prodotti a km0: È necessario tutelare e contribuire a migliorare le esistenti esperienze di vendita di prodotti a km0 e pensare a una valorizzazione nel futuro sia in termini di spazi, che di promozione.