Il 18 marzo un incontro significativo ha avuto luogo presso il Foyer delle Famiglie: il Comitato Art. 32 di Asti e il neonato Comitato Art. 32 della Valle Belbo si sono seduti al tavolo per discutere il futuro della sanità pubblica nell'intera provincia di Asti. L'obiettivo condiviso è chiaro: garantire che la sanità pubblica rimanga adeguata e rispondente ai bisogni di tutti i cittadini.
Un ospedale per oltre 200 mila abitanti
La provincia di Asti si trova in una posizione unica, essendo l'unico territorio regionale con un solo ospedale, il Cardinal Massaia, che serve oltre 200 mila abitanti. Questa situazione, aggravata dalla mancanza di una rete ospedaliera regionale efficiente, pone l'ospedale sotto una pressione insostenibile, con un numero di posti letto inferiore alla media regionale e una popolazione anziana in crescita.
La risposta dei comitati
I Comitati Art. 32 hanno identificato soluzioni per mitigare il sovraccarico dell'ospedale e del pronto soccorso, proponendo una distribuzione più equa dei servizi sanitari territoriali. Un esempio è il Punto di Primo Intervento (P.P.I.) di Nizza, che potrebbe ridurre l'affluenza al pronto soccorso di Asti se dotato di personale adeguato e orari di servizio estesi.
Le sfide organizzative e strutturali
Nonostante le proposte, permangono sfide significative. La mancanza di personale sanitario e l'incertezza sulle specialità ambulatoriali da offrire nel Presidio Territoriale della Valle Belbo sollevano dubbi sul futuro della struttura. Inoltre, l'ipotesi di investire nel vecchio Ospedale S. Spirito genera perplessità, così come la situazione critica nella Radiodiagnostica della Asl Asti, che rischia di compromettere ulteriormente la qualità dei servizi sanitari.
L'incontro tra i Comitati Art. 32 di Asti e della Valle Belbo rappresenta un passo importante verso la collaborazione e il miglioramento della sanità pubblica. Tuttavia, è evidente che per raggiungere l'obiettivo di una sanità pubblica adeguata, sarà necessario affrontare e superare le sfide organizzative e strutturali che attualmente affliggono il sistema sanitario della provincia di Asti.