Match casalingo per i “galletti” che per questa 31ª giornata ospitano al “Censin Bosia” i valdostani del Pont Donnaz Hône Arnad E. Ospiti ormai con un piede (e forse qualcosa in più) in Eccellenza: -9 dalla zona playout e senza vittoria da oltre due mesi (2-0 casalingo contro il Derthona).
Biancorossi che invece devono cercare di inanellare un filotto di risultati utili per abbandonare un momento di forma non particolarmente continuo -con alternanza di prestazioni convincenti e risultati amari- per rimanere aggrappati al treno playoff.
La notizia più bella la porta il meteo che, con spiragli di un sole che non si vedeva da settimane nella nostra regione, garantisce le condizioni ideali a giocatori e tifosi per la partita.
Mister Sesia che spera di veder brillare il suo gioiellino Daniele Favale, uno dei più penalizzati dalle condizioni dei terreni di gioco ai limiti della praticabilità nelle ultime uscite.
Giornata di premiazioni in casa piemontese per due -ormai- senatori di questa categoria Tommaso Plado e Beppe Picone, rispettivamente alla presenza 120 e 114 in Serie D. Toccante momento di raccoglimento e di applausi invece per lo storico tifoso biancorosso Michele Guttadauro, scomparso la scorsa settimana, e commemorato quest’oggi con un lungo applauso e un mazzo di fiori posizionato sulla tribuna da lui occupata per anni dal capitano Silvio Brustolin.
A trazione offensiva l'Asti messo in campo quest’oggi con Daniele Favale, arretrato sulla linea dei centrocampisti e preferito ad un più difensivo Andrea Toma. Mossa che, come rivelato da mister Sesia nell’intervista post-partita, ha permesso di schierare la squadra più tecnica possibile in campo dal primo minuto. Chiara la spavalderia astigiana sin dai primi minuti di gioco alla ricerca del vantaggio che porterebbe ad una più serena amministrazione e ad una girandola di cambi utile a far riposare i titolarissimi a cui non si rinuncia mai. Attendisti invece gli arancioni del Pont Donnaz, schierati con un 5-3-2 di copertura per bloccare tutti gli spazi disponibili all’Asti per creare il proprio calcio fluido e palla a terra.
Si percepisce molta frenesia nelle azioni biancorosse dei primi 45 minuti di gioco. Poche conclusioni degne di nota e tutte che partono dal fulmineo Gabriele Giacchino, autore di una splendida imbucata proprio per Favale che al 22’ conclude alle stelle l’occasione più importante per il vantaggio astigiano.
La mancanza di una prima punta di peso sembra penalizzare gli ospiti che non riescono a rendersi quasi mai pericolosi dalle parti di Brustolin.
Cresce la tensione di un Asti poco lucido negli ultimi 20 metri, frettoloso e senza la cattiveria necessaria.
Nel secondo tempo il senso unico del match non cambia, ma il risultato si. Mister Sesia mette subito mano alla sua formazione sostituendo un disattento Michele Meloni, autore di un paio di rischiosi passaggi orizzontali che per fortuna sua e della squadra non hanno portato a conseguenze gravi, e inserendo l’ex di giornata Flavio Chianese, che ben si vuole comportare davanti ai suoi vecchi compagni.
Al 55’ arriva il tanto atteso gol che sblocca la partita. Corner sviluppato da Favale e Picone da cui arriva la perfetta incornata del difensore centrale Kleto Gjura. La rete che fino a questo momento sembrava stregata per i “galletti” si gonfia.
É lampante la diversa mentalità dell’Asti dopo l’uscita dagli spogliatoi post-intervallo, che dopo aver sbloccato la partita con la testa (in tutti i sensi), ora cavalca le ali dell’entusiasmo.
É proprio pochi minuti più tardi che sale in cattedra il centravanti Diego “Ciccio” Valenti che congela la partita con un pallonetto a scavalcare l’estremo difensore valdostano Siamatas e si prende tutto il calore della sua gente in tribuna e soprattutto della sua bambina arrivata a fare il tifo per il papá.
Uno-due micidiale dei biancorossi che taglia le gambe ad un Pont Donnaz che ben si era difeso per cinquantacinque minuti.
Ordinaria amministrazione e anche qualche esperimento tattico nel finale per mister Marco Sesia in vista di un complicato rush finale di partite che vedranno temibili avversari come Chisola, Alcione e Bra mettersi sulla strada verso i playoff dei “galletti”.
Ospiti che si confermano invece il peggior attacco del campionato. Peso offensivo timido che li condanna al penultimo posto in classifica lontani dalla zona playout.
IL TABELLINO
ASTI 2-0 PDHAE
TERNA ARBITRALE: Andrea Copelli (Mantova), Giuseppe Daghetta (Lecco), Eva Puerto (Gallarate)
ASTI: Brustolin, Meloni (53’ Chianese), Gjura, Valenti (75’ Toma), Picone, Padovan (65’ Koskor), Giacchino (87’ Filipi), Della Giovanna, Nobile (83’ Ghiardelli), Azizi, Favale.
A disposizione: Dosio, Darini, Plado, Mazzucco.
Mister: Marco Sesia
PDHAE: Siamatas, Marcaletti (75’ Papa), Maugeri, Doratiotto, Argento (65’ Torromino), Sassi, Grieco, Florio (70’ Challancin), Mazzola, Rrapaj (80’ Vitale), Cancellieri (65’ Mendez).
A disposizione: Piazzolla, Hastings, Blejdea, Bosonin
Mister: Ezio Rossi
MARCATORI: 55’ Gjura, 62’ Valenti
AMMONITI: 45’ Grieco
ESPULSI:
RECUPERO: 1’ pt, 4’ st