Inizia oggi il Ramadan, periodo particolare per quasi due miliardi di musulmani nel mondo che per quattro settimane si dedicheranno alla devozione di Allah.
Mentre i calcoli astronomici possono fornire una stima iniziale delle date di inizio e fine del Ramadan, queste vengono tradizionalmente e ufficialmente confermate durante la cosiddetta Notte del Dubbio, che consiste nell’osservare il cielo e, a seconda dell’apparizione della prima luna crescente, convalidare sia l’inizio che la fine di questo mese benedetto. Si stima che quest’anno il Ramadan inizia il 10 marzo e durerà fino all’8 o 9 aprile. La fine del Ramadan è segnata dall’Eid al Fitr, la festa (Eid) di fine (Fitr) digiuno.
La parola Ramadan deriva dalla radice araba ar-ramad, che significa “forte calore”, sebbene quest’anno (almeno nell’emisfero nord) i 30 giorni sacri cadranno in una stagione diversa dall’estate.
Il vescovo di Asti, monsignor Marco Prastaro ha inviato un messaggio alla nutrita comunità musulmana che vive sul nostro territorio.
Cari fratelli e sorelle Musulmani che vivete nel territorio della Diocesi di Asti,
con fraterna amicizia colgo l'occasione dell'inizio del mese di Ramadan, sacro alla fede
islamica, per esprimervi la mia stima e quella di tutta la comunità cristiana cattolica
dell'astigiano.
Quest'anno, Ramadan coincide per buona parte con il nostro tempo liturgico della Quaresima:
il digiuno, la preghiera e la condivisione con i fratelli, soprattutto i più poveri saranno, dunque,
presenze comuni nelle nostre giornate e nelle nostre vite.
Questa fortunata coincidenza ci farà così sentire ancora più vicini, non solo perché viviamo e
chiamiamo casa la stessa terra astigiana in cui siamo nati o siamo stati accolti, ma anche
spiritualmente, in quanto impegnati, voi e noi, in un cammino condiviso di rinnovamento
interiore chiamato a tradursi in opere di misericordia.
Se vi è una cosa di cui il mondo oggi ha bisogno è la luce di cui parla il Corano nella sura XXIV,35
a cui fanno eco diversi passaggi della Bibbia: la luce e la sapienza divina che gli uomini
sembrano aver perduto.
Il mio invito è dunque quello che le nostre preghiere e i nostri digiuni si uniscano per invocare
il dono della Pace e della Giustizia in Israele-Palestina e in tutti i luoghi in cui l’umanità è ferita
dalla guerra, dalla povertà, dall'ingiustizia e dalla sofferenza.
Cari amici, in questo tempo forte della vostra fede vi rinnovo con gioia la vicinanza della
comunità cristiana della Diocesi di Asti, augurandovi un santo mese di Ramadan fecondo e
ricco di frutti spirituali per tutte le vostre comunità.
Che Dio, il Misericordioso, benedica tutti voi e le vostre famiglie e vi doni la sua pace.
Ramadan Karim! Ramadan generoso!