Un corteo partecipato, colorato e numeroso oggi, Giornata della donna, organizzato da “Non una di meno”, movimento femminista intersezionale da poco rinato in città
Partito da piazza Cattedrale è arrivato in piazza Alfieri e in piazza San Secondo e ha visto sotto gli ombrelli una moltitudine di uomini e donne , passata anche dai giardinetti di piazza Lugano, zona considerata poco sicura.
Nel corso della manifestazione – organizzata con Cgil, Asti Pride, Casa del Popolo e Amnesty International – è stata anche distribuita anche la sintesi di un Manifesto in nove punti (allegato al fondo dell'articolo), sviluppato sulle basi individuate come esigenze prioritarie per la città e con la collaborazione di esperte nei rispettivi ambiti toccati, che tocca temi quali violenza di genere, lavoro di cura non retribuito, parità salariale e diritto all’aborto.
"La sintesi del Manifesto verrà consegnata alle istituzioni , che ci stiamo organizzando per incontrare come fatto finora con la questrice e con l’associazione “SOS Donna”, cui invieremo via mail anche il testo completo, che è molto più lungo e dettagliato.”
"Non un giorno di festa ma un giorno di lotta - hanno sottolineato le manifestanti - la festa la faremo quando saremo libere e non saremo più sfruttate sul lavoro o obbligate ai lavori di cura o non avremo più timore di essere uccise da chi dice di amarci".