Anche la Rete Welcoming Asti unisce la propria voce ai tanti movimenti ed associazioni che da mesi chiedono la fine delle ostilità in Ucraina e in Palestina, territori martoriati in cui sta scorrendo troppo sangue.
“Cessate il fuoco in Palestina e in Ucraina, no a tutte le guerre, no alla corsa al riarmo, no al razzismo e all'antisemitismo, per un mondo di pace, sicurezza e benessere per tutte e per tutti”. E’ il messaggio che la Rete astigiana vuole lanciare organizzando un presidio in programma questa mattina, a partire dalle 11, in adesione all'appello nazionale promosso da Europe for Peace, Rete Italiana Pace e Disarmo e Coalizione Assisi Pace giusta.
La manifestazione, a cui parteciperanno diverse realtà della società civile, movimenti, reti, associazioni, sindacati, parrocchie, comitati locali, vuole esprimere la propria solidarietà alle popolazioni vittime dei conflitti in corso nella Striscia di Gaza e in Ucraina, chiedendo l'immediato cessate il fuoco e l'avvio di negoziati politici per una soluzione pacifica e duratura.
I manifestanti denunceranno anche la crescente spesa militare mondiale, che nel 2023 ha raggiunto il livello record di 2.000 miliardi di dollari, secondo i dati del SIPRI (Stockholm International Peace Research Institute), e chiederanno il disarmo nucleare, la conversione delle industrie belliche, la riduzione delle basi militari straniere, il rispetto dei diritti umani e delle convenzioni internazionali.
Infine, nelle motivazioni si ribadisce il rifiuto di ogni forma di razzismo, antisemitismo, xenofobia, discriminazione, violenza e odio, sottolineando la necessità di promuovere una cultura di pace, dialogo, accoglienza, integrazione, cooperazione e solidarietà tra i popoli.
L' appello completo è visionabile a questo link.