Politica - 15 febbraio 2024, 16:53

Elezioni regionali ed europee: come da normativa il Comune di Asti, dalla convocazione dei comizi, non potrà concedere patrocinio

Il sindaco Rasero: "Una disposizione superata che desta diverse perplessità. Serve una riflessione condivisa, tenendo conto delle nuove tecnologie"

Sabato 8 e domenica 9 giugno si svolgeranno le elezioni europee e regionali.

Il Comune di Asti fa sapere che dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino al termine delle operazioni di voto non sarà più possibile accogliere domande di patrocinio.

"Tutti i soggetti eventualmente interessati a richiedere patrocini per lo svolgimento di manifestazioni o eventi, dovranno quindi tenere conto di tale limitazione nell’arco temporale di riferimento", rimarca l'Amministrazione.

"A distanza di oltre un ventennio ci sono perplessità"

Il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, rimarca: "Pur prendendo atto della prescrizione normativa (art. 9, comma 1, della legge 22/2/2000, n. 28) e della necessità di rispettarne i contenuti, evidenzio  come tale disposizione, a distanza di oltre un ventennio dalla sua entrata in vigore, susciti più di una  perplessità, soprattutto riguardo ai divieti o alle limitazioni che ne scaturiscono, tra cui, in particolare, quelle relativi alla concessione di patrocini o anche solo all’utilizzazione dello stemma comunale".

Le iniziative possono svolgersi purché non si faccia propaganda

Le limitazioni infatti non riguardano lo svolgimento delle iniziative patrocinate che di conseguenza , purché la relativa richiesta sia stata accolta in data antecedente, possono comunque svolgersi a condizione che in tali occasioni non vengano effettuate, anche in via indiretta, attività di propaganda elettorale.

"Date le premesse sopra riportate, - continua la nota del Comune - mi preme segnalare come la concessione del patrocinio (che, tra l’altro, non comporta spese a carico del Comune nè altri benefici se non l’abbattimento dei canoni in materia di affissioni e pubblicità secondo la normativa vigente), lungi dal costituire un’attività di propaganda, si  configura una forma di promozione e di sostegno a eventi che riguardano il territorio locale e che sono considerati meritevoli di apprezzamento e di interesse per la cittadinanza oltre a rivestire carattere di impersonalità, come richiesto dalla normativa, per il fatto che  la concessione comporta un’adesione simbolica a iniziative o attività da parte dell’Ente e si concretizza  con la sola dicitura 'Città di Asti' senza ulteriori indicazioni o riferimenti".

La forma è obsoleta e inadeguata

"Le limitazioni di cui si parla appaiono, continua la nota, ormai superate dalle sconfinate opportunità di comunicazione che si sono sviluppate nell’era digitale (social network, siti web, e-mail, ecc) che fanno apparire la forma di presidio che si intende porre in essere non solo obsoleta ma anche del tutto inadeguata rispetto alla reale efficacia delle misure adottate che, lungi da poter assicurare una concreta garanzia di imparzialità, di fatto limitano fortemente la possibilità di svolgere forme di comunicazione e anche di sostegno a iniziative di pubblico interesse indipendentemente dalla sussistenza o meno di intenti  propagandistici per i quali non vi è alcun dubbio che non debbano essere utilizzati mezzi o risorse pubbliche.

L’ ulteriore dissonanza è poi data dal fatto che le limitazioni scattano anche quando il territorio non è direttamente interessato dalla consultazione elettorale e indipendentemente dalla tipologia della consultazione stessa rendendo così le prescrizioni del tutto sproporzionate rispetto alle finalità prefissate" .

 Serve riflessione condivisa

Il sindaco si augura una "riflessione condivisa circa la perdurante adeguatezza di tali limitazioni la cui disciplina di riferimento o, perlomeno, i cui orientamenti applicativi meriterebbero una verifica e un approfondimento anche alla luce dei nuovi strumenti messi a disposizione dall’evoluzione tecnologica".      

 

Redazione


Vuoi rimanere informato sulla politica di Asti e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo ASTI
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediAsti.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP ASTI sempre al numero 0039 348 0954317.