Non si ferma la protesta degli agricoltori: l corteo con i trattori ha portato questa mattina sulle strade alessandrine centinaia di agricoltori delle province di Alessandria e di Asti.
Oltre 350 mezzi agricoli hanno sfilato per la tangenziale e per le vie di Alessandria (4,5 km di coda) in modo ordinato, rumoroso ma pacifico. "Siamo determinati sempre di più a far sentire la nostra voce - da troppo tempo inascoltata - alle istituzioni e ai cittadini, molti dei quali durante il passaggio hanno dimostrato di approvare e apprezzare i nostri sforzi, suonando il clacson e salutando - spiegano dal coordinamento agricoltori autonomi - Ci scusiamo per i disagi momentanei alla circolazione, però vogliamo ringraziare la Questura e le Forze dell'Ordine per la disponibilità e la comprensione dimostrata. La nostra è e sarà una protesta pacifica e ordinata, anche se decisa e ferma nelle nostre posizioni: chiediamo di essere messi in condizione di sostentare le nostre famiglie e portare avanti le nostre aziende potendo seminare in modo libero, senza incentivi a non coltivare o consumo del suolo per attività non agricole. Chiediamo meno restrizioni imposte a livello comunitario che fanno male ai prodotti agricoli italiani. Le politiche sbagliate che limitano l'agricoltura italiana ricadono sui consumatori i quali rischiano di mangiare prodotti esteri di minore qualità e a prezzi alti".
"Ribadiamo di aver iniziato la protesta e il presidio solo con la bandiera dell'Italia e finiremo questa prima settimana di manifestazioni con il tricolore, anche se siamo disponibili ad ascoltare e a fare massa critica con tutto il mondo agricolo e della zootecnia"
Il coordinamento ha invitato al presidio del prossimo 3 febbraio il governatore della Regione Piemonte, Alberto Cirio "a cui affideremo le nostre proposte in base alle politiche regionali da cambiare"