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Attualità | 31 gennaio 2024, 18:10

La denuncia di un amministratore: "Il centro storico di Asti è invaso da sporcizia e graffiti, urge un intervento"

Il professionista auspica sanzioni e controlli più severi, oltre a una maggior divulgazione delle ordinanze anti degrado

Parte dei graffiti di via Cotti Ceres

Parte dei graffiti di via Cotti Ceres

Il titolare di uno studio di amministrazione condominiale che gestisce diversi immobili nel centro cittadino, ci ha inviato una mail per esprimere il suo personale disappunto per lo stato di degrado in cui versa il centro storico.

Una lettera che fa seguito ad un articolo, pubblicato la scorsa settimana, in cui abbiamo denunciato lo stato in cui versa l’angolo tra via Cotti Ceres e via Bonzanigo (CLICCA QUI per rileggere l’articolo), proprio di fronte a Casa Tinelli, uno degli stabili più antichi e importanti del tessuto urbano di Asti, ora di proprietà della Fratellanza Militari in congedo che lo utilizza come location per diverse attività culturali, oltre ad essere sede del Rione San Paolo.

Il professionista lamenta che il degrado riguarda tutto il centro storico, e fa alcuni esempi: muri deturpati da scritte, marciapiedi sporchi di escrementi di cani e di colombi, angoli pieni di immondizia, luminarie natalizie non solo non ancora rimosse, ma addirittura ancora accese ogni notte.

Uno scenario che, secondo il professionista, danneggia sia i residenti che i turisti, i quali invece di apprezzare i palazzi storici della città, devono fare attenzione a non sporcarsi le scarpe. Senza omettere di tener conto anche del fatto che il degrado crea problemi alle persone con difficoltà di deambulazione e a quelle in sedia a rotelle, che devono affrontare marciapiedi sconnessi e ostacoli di vario tipo.

Il lettore denuncia inoltre il problema degli escrementi di cani, che in alcune zone sono diventati una presenza costante, e chiede ai proprietari degli animali di avere più rispetto per le aree comuni, anche per motivi prettamente igienici.

La problematica si somma a quella dei colombi, che hanno invaso i sottotetti e gli anfratti dei palazzi, causando problemi di dissuasione e di igiene.

L’amministratore conclude la sua lettera chiedendo un intervento generale delle autorità per il bene di tutti, e suggerendo sanzioni e controlli più severi, oltre a una maggiore divulgazione delle ordinanze.

Redazione

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