Nel Bosco dei Partigiani un'ombra minacciosa si è diffusa tra gli alberi, minacciando la vita di alcuni preziosi platani. La "Ceratocystis platani," nota come "cancro colorato del platano," ha colpito il cuore verde di questo luogo storico, mettendo in pericolo la salute degli alberi e richiedendo azioni decisive.
Le segnalazioni hanno portato a un monitoraggio costante
Già alcuni anni fa, il focolaio di questa pericolosa malattia era stato segnalato al Servizio Fitosanitario della Regione Piemonte. Da allora, è stato avviato un monitoraggio costante nella zona, con l'inserimento dell'area nell'elenco regionale dedicato alle aree colpite. Tuttavia, l'ultimo controllo ha rivelato una situazione critica che richiede interventi immediati.
Il verdetto spietato: si deve abbattere
I tecnici del Servizio Fitosanitario hanno confermato la presenza della malattia su quattro nuovi esemplari di platano nel Bosco dei Partigiani. Di fronte al rischio di una rapida diffusione, è stato deciso di abbattere questi alberi, insieme a due vicini e due già morti, entro il termine imposto dall'ingiunzione: il 29 febbraio 2024.
La prossima settimana, tra il 31 gennaio e il 2 febbraio, sarà un momento cruciale per il Bosco dei Partigiani. In questi giorni, saranno effettuati gli abbattimenti necessari per contenere la malattia e preservare gli altri platani presenti non solo nel bosco stesso ma in tutto il territorio urbano, compreso l'imponente platano monumentale di casa Alfieri.
"L'urgente necessità di abbattimenti nel Bosco dei Partigiani è una chiamata all'azione per tutta la comunità, spiegano da Comune, la salvaguardia degli alberi non riguarda solo il contesto locale ma è cruciale per la conservazione del patrimonio arboreo urbano".