La notte di Natale a Moncucco Torinese sarà all’insegna della tradizione e della novità, con il presepe vivente che quest’anno si arricchisce di uno spettacolo teatrale che coinvolgerà i personaggi del presepe e il pubblico. L’appuntamento è per quest'oggi, con due repliche alle 17.45 e alle 21.30, seguite dalla Santa Messa alle 24.
Il presepe vivente di Moncucco Torinese ha una storia quasi trentennale, nata dall’idea di Gaspare Napoli, un compaesano affezionato alla tradizione natalizia, che nel '95 propose questa iniziativa per ravvivare il paese e la comunità. Da allora, il progetto è cresciuto, coinvolgendo sempre più persone e mantenendo la funzione aggregante delle sue origini.
“La cosa più bella è l’affiatamento che si crea - spiega Loredana Robasto, che da anni partecipa alla realizzazione del presepe - Montiamo le capanne con cura, con pali di legno rivestiti di juta e bambù fresco, prepariamo vestiti dall’aspetto volutamente invecchiato… E poi tutto il paese è pronto per entrare nella propria capanna a svolgere il proprio mestiere. Ce ne sono circa 60/70 diversi e alcune persone di anno in anno mantengono sempre lo stesso personaggio, ci si affezionano. Cambia sempre, invece, la Sacra Famiglia: da qualche anno, infatti, il Bambinello è sempre l’ultimo nato del paese, insieme alla sua mamma e al suo papà”.
Novità di quest’anno è lo spettacolo “Quei miracoli della notte di Natale” di Casa degli alfieri, Compagnia teatrale che si occupa di teatro popolare e di narrazione orale. Tre attori, accompagnati da tre musicisti dal vivo, si trasformeranno nei personaggi del presepe e abiteranno alcune delle tante capanne che rendono il centro storico di Moncucco un magico palcoscenico. Il pubblico, così, guidato da un simpatico angelo, potrà passeggiare tra le varie postazioni e incontrare pastori, bottegai, pescatori, sognatori, ma anche animali, che per l’occasione “prenderanno vita” e faranno assaporare la candida meraviglia della notte di Natale a grandi e piccini.
Le storie, raccontate dal punto di vista dei semplici, degli umili, dei più vicini a Gesù Bambino, sono molteplici; una chicca è di sicuro un’antica tradizione del territorio del Monferrato, recentemente riscoperta: la leggenda del Quarto Re Mago, colui che perse di vista la Stella, mancò l’appuntamento con gli altri tre Re Magi e cominciò un lungo viaggio che… non è ancora finito e che ci sveleranno quella sera stessa.
Al termine, verranno distribuiti frittelle e vin brulè. L’offerta è libera.
L’iniziativa, organizzata dalla Parrocchia di Moncucco in collaborazione con l’Ecomuseo Basso Monferrato Astigiano, si avvale anche dell’aiuto di tutti gli enti e le associazioni che operano nel comune: il Sindaco, la Pro Loco, gli alpini, il circolo Due Torri. Il progetto nell’ambito delle attività ecomuseali è realizzato con il contributo della Regione Piemonte e del Comune di Moncucco Torinese, in collaborazione con la Rete Ecomusei Piemonte, Laboratorio Ecomusei e l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero.