Nell’ambito della consueta collaborazione tra Unioncamere Piemonte, Intesa Sanpaolo e UniCredit per il monitoraggio della congiuntura economica piemontese, Unioncamere Piemonte ha diffuso i dati della 208ª “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” realizzata in collaborazione con gli Uffici Studi delle Camere di commercio provinciali.
La rilevazione è stata condotta nei mesi di ottobre e novembre 2023 con riferimento ai dati del periodo luglio-settembre 2023 e ha coinvolto 1.857 imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di 98.443 addetti e un valore pari a circa 60 miliardi di euro di fatturato.
Rallentamento della crescita industriale
In un contesto caratterizzato da prospettive economiche internazionali incerte, nel III trimestre 2023 il tessuto manifatturiero piemontese ha mostrato i primi segnali di rallentamento. La produzione industriale regionale ha segnato un aumento dell’1,0% rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente, evidenziando un rallentamento rispetto ai trimestri precedenti.
Dinamiche settoriali
Tra i settori più performanti spiccano i mezzi di trasporto e la meccanica, che hanno registrato una crescita significativa, mentre hanno segnato una battuta d’arresto il tessile-abbigliamento, l’alimentare e il legno, evidenziando le prime contrazioni.
I commenti
Il Presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia, ha sottolineato l'andamento negativo di settori chiave come il tessile-abbigliamento, l’alimentare e il legno, attribuendolo al quadro socio-politico internazionale incerto. Ha inoltre evidenziato l'importanza della digitalizzazione e dell’internazionalizzazione per sostenere la crescita delle imprese.
La regional manager Nord Ovest di UniCredit, Paola Garibotti, ha evidenziato che nonostante il rallentamento, UniCredit ha continuato a sostenere le imprese della regione, finanziandole per oltre 713 milioni di euro nei primi nove mesi del 2023.
Stefano Cappellari, direttore Regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo, ha confermato che nonostante il rallentamento, la capacità competitiva dei distretti industriali piemontesi è solida, e che la banca è impegnata a sostenere la crescita delle imprese.
Andamenti territoriali
A livello territoriale, i risultati sono stati eterogenei, con Torino, Cuneo e Verbania che hanno registrato risultati ancora positivi, mentre altre aree come Novara e Biella hanno evidenziato un calo della produzione.