Politica - 04 dicembre 2023, 14:23

"Dopo gli annunci sul nulla, quest'anno non c'è neanche il fumo, se non quello dell'inquinamento". Iniziata la maratona sul bilancio

La minoranza ha indetto una conferenza stampa per raccontare i 16 emendamenti presentati: Da Vita indipendente, al traffico, salute pubblica, ambiente, Rsa. "Serve una visione sul lungo periodo"

I consiglieri di minoranza nella sala del Consiglio comunale

Il Comune di Asti ha iniziato la maratona sul Bilancio previsione di competenza e di cassa per l'esercizio finanziario 2024 e di competenza per gli esercizi finanziari 2025 e 2026 e, dopo le prime sedute, i consiglieri di minoranza hanno deciso di convocare la stampa per rendere noti alcuni emendamenti e gli argomenti trattati in Consiglio comunale.

Dalla sanità, all’ambiente, viabilità, inquinamento sociale, sono tantissimi gli argomenti sviscerati al centro dei quali ci sono (o dovrebbero esserci) i cittadini.

Gli emendamenti

Sedici emendamenti dei consiglieri vertono sui progetti di Vita indipendente, sul proseguimento di via Torchio, sul piano del verde, sulla riapertura del Trovamici, su esenzione pagamento parcheggio per i veicoli ibridi, esenzioni per i mercati rionali, sul integrazione rette delle Rsa che incidono pesantemente sulle famiglie, su altri progetti sociali come “Nessuno resti indietro”, sui presidi di quartiere, gli impianti sportivi, qualità dell’aria, rinnovabili, strada Lungo Borbore, copertura Festival delle Sagre, violenza di genere.

Tantissimi argomenti sviscerati e sul piatto la discussione in Consiglio e il sindaco Rasero che avrebbe dichiarato che questo “è il bilancio migliore degli ultimi 20 anni”.

Sono solo annunci, sembra di essere ancora in campagna elettorale”, dicono i consiglieri".

Non si deve guardare il bilancio di previsione – rimarca Luciano Sutera (Pd) – quando ci sarà un vero resoconto con obiettivi allora potremo valutare. Questa amministrazione ha difficoltà a valutare le dinamiche del bilancio con la prospettiva che ci possano essere risorse in corso di anno.

La visione è rimasta indietro

Cita ‘Aspettando Godot”, il consigliere Mario Malandrone (Ambiente Asti) che ha seguito la prima serata in streaming. “Sulla logistica il sindaco ha detto che contatterà il sindaco di Genova ma se non si sa se parte un retroporto ad Asti come può essere nel bilancio?Così la tangenziale ma non abbiamo visto. Sul sociale si dice che nessuno rimane indietro ma la visione è rimasta indietro per motivi politici, non certo per i funzionari. Il vanto di non aumentare le tariffe non può ancora essere conteggiato. Non è più campagna elettorale”.

"Asti città paradisiaca per l'ambiente?"

Gianfranco Miroglio (Europa Verde Verdi) “Bicchiere mezzo pieno o bicchiere mezzo vuoto? Per la maggioranza è tutto pieno ma molti argomenti hanno vuoti clamorosi. Aveva annunciato mirabolanti sorprese ma la più grossa, in un angolo, è dove si segnala Asti come città paradisiaca per l’ambiente. Ma non è così e lo dicono i dati. Alcuni spunti possono essere interessanti. Per esempio la navetta indicata come utile, è stato detto che non funziona senza però analizzarne i motivi. E sono state magnificate anche le piste ciclabili sulle quali stanno comunque lavorando. Sui  dati dell’inquinamento e le iniziative per migliorarlo, c’è solo una narrazione.

Una città in sofferenza per la povertà

Paolo Crivelli (Prendiamoci cura di Asti), parla di momento storico per la città “Il sindaco racconta di una città che non esiste, c’è una città sofferente e un incremento della povertà. Non si rende conto della sofferenza altissima. La situazione è allarmante".

Secondo le ricerche del consigliere, i posti al dormitorio comunale sono insufficienti anche per le emergenze e l’associazione 21 luglio per il superamento dei campi rom funziona ma “il sindaco nemmeno si ricorda il nome. Aveva cominciato a dare i suoi frutti ma i lavori sono fermi da 5 mesi perché la città non trova le risorse. Ora il sindaco si fa bello e dice che troverà 150mila euro dal suo portafoglio. Ci auguriamo di risolvere in maniera innovativa che ha dato risultati in tante città".

Asti non è un polo universitario

Il discorso sull’università torna sul tavolo dei consiglieri. “Prima di tutto non è un’università, chiosa Crivelli – ma un agglomerato di succursali. La decantata facoltà di Scienze motorie non ha neppure la palestra dedicata”.

Discorso che riporta alla campagna elettorale quando si era detto che il Palaghiaccio sarebbe diventata la palestra di Astiss. “C’è un virus che è tipico astigiano, l’annuncite, e rimane anche dopo le campagne elettorali”, ironizza il consigliere che è stato infettivologo.

Per Vita indipendente solo 3 o 4 persone su 20 ricevono i fondi

Vittoria Briccarello (Uniti si può). “La questione povertà non viene analizzata nel Bilancio e nel Dup non vediamo nulla sull’emergenza casa ma solo enormi condomini e case vuote e pericolanti. E su Vita indipendente, nella quale l’assessore Zollo sa perfettamente di cosa si parla; sulle 20 famiglie che dovevano usufruirne, sono solo 3 o 4 riescono perché sono aumentate molto le fasce. Mancano progetti per le persone con disabilità.

Inquinamento preoccupante

"Il problema del traffico è l’inquinamento preoccupante  - sottolinea Briccarello - e le malattie e la morte dei cittadini dato che lui è il primo garante della salute pubblica. Qual è la situazione della viabilità? Anche questo nel bilancio non c’è. E quando parla di aiutare gli anziani a essere assistiti a casa, non ci sono progetti. O è necessario perché è stato chiuso il Maina?"

Il bilancio non va verso il miglioramento dei cittadini

Un grido di preoccupazione arriva da Massimo Cerruti (Movimento 5 Stelle) “Dopo questi annunci sul nulla., quest’anno non c’è neanche il fumo se non quello dell’inquinamento. I nodi arrivano al pettine. Il bilancio non va verso il miglioramento della qualità della vita. Tutta la narrazione è stata fondata solo sulla logistica, non declinata con obiettivi certi. Non ci sono dati, nemmeno loro ci credono più e il sindaco ha ammesso che Asti non è più retroporto e che si dovrà investire sul trasporto su gomma, ma ecologica”.

Preoccupante anche il discorso sul depotenziamento dell’ospedale, soprattutto dopo la notizia della mancanza di reumatologi (clicca qui). “Sapete cosa ha detto il sindaco sull’ospedale – sottolinea Cerruti – che si farà un’aliquota agevolata per l’ospedale. Ma cosa c’entra il Comune? Questa è solo propaganda in vista delle regionali. Inoltre serve un piano serio per il trasporto urbano”.

Per lo sport non basta investire in palestre

Non cambia nulla rispetto gli altri anni – rimarca Roberto Vercelli (PD) – la programmazione su dove portare la città non esiste e anche la maggioranza sta iniziando ad arrabbiarsi perché lui fa il podestà, non dialoga con la città, per esempio non dialoga con Art 32 perché ‘Non vuole farsi tirare per la giacchetta’, ma tutti ci dialogano, destra e sinistra, perché mette insieme tanti aspetti della salute e rappresenta i cittadini. Sugli impianti sportivi, non basta fare le palestre, serve gestire gli impianti esistenti come Le Antiche Mura, lo Stadio e i campi scuola di via Gerbi”.

Unitarietà e concretezza

Unitarietà e concretezza al centro delle riflessioni di Michele Miravalle (Pd).

"A noi sembra lui a non dire nulla di concreto. I nostri emendamenti lo sono e quindi serve la sua disponibilità al dialogo. Ad aprire discussioni anche in prospettiva. Questo doveva essere il bilancio in cui lui doveva lasciare il testimone a chi veniva dopo".

Il festival delle Sagre? Investire di più e aumentare risposte sulla cultura

Roberto Migliasso (Prendiamoci cura di Asti), annuncia che terrà impegnato in Consiglio a lungo il sindaco: “Il Comune deve investire di più per le Sagre perché stanno diventando asfittiche; non ho sentito parola dall’assessore al Commercio per calmierare gli affitti, Non è stata rinnovata la convenzione con Asti Musei. Mancano tante risposte sulla cultura. Ma il nocciolo è la salute pubblica perché viene messa a rischio quotidianamente dall’inquinamento. Serve progettazione. Con la mia associazione abbiamo presentato a tutti un piano dal quale serve trarre spunti.

Entro il 2022 avremmo dovuto avere la Ztl occupare il 30% del centro che dovrà arrivare al 70 entro il 2030. Manca una progettualità a 10-15 anni. Le risorse ottenute dal piano parcheggi devono essere reinvestite".


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