Con verbale di deliberazione Giunta comunale di Asti numero 388 del 10 ottobre scorso e approvazione prefettizia, il sagrato della chiesa parrocchiale di San Silvestro ad Asti è stato intitolato e dedicato a don Rodolfo Piglione, (1915-2000), che fu parroco di San Silvestro dal 1959 al 1983.
A maggio, a cura del comitato “Oratorio San Silvestro” presieduto da Maurizio Ferrari e del comitato Palio del Rione San Silvestro (rettrice Samantha Panza), erano state raccolte le sottoscrizioni poi consegnate al sindaco di Asti, Maurizio Rasero (QUI l'articolo).
Don Piglione
Don Piglione, nato a Corsione il 17 maggio 1915, fu ordinato sacerdote da mons. Umberto Rossi il 29 giugno 1939. Nel 1942 fu nominato cappellano al Santuario della Spina nel comune di Pralormo.
Nel 1995 la città di Pralormo, riconoscente per il suo eroico comportamento (nel settembre 1944 salvò 20 ostaggi prigionieri dei tedeschi), gli conferì la cittadinanza onoraria. Il 13 dicembre 1949 fu nominato parroco di Stazione Portacomaro.
Nel dicembre 1959 fu trasferito dal vescovo Giacomo Cannonero alla parrocchia cittadina di San Silvestro. Con lui, dal nulla, si realizzò il sogno di un oratorio per i ragazzi, insieme con l’oratorio femminile di via Testa diretto dalle Ancelle di San Giuseppe.
Nel 1983 il passaggio di consegne con don Giuseppe Gallo, già viceparroco in Duomo, direttore della Caritas diocesana e cerimoniere del vescovo Nicola Cavanna.
La storia dei parroci di San Silvestro (don Secondo Gay, mons. Virginio Maggiora, don Rodolfo Piglione e don Giuseppe Gallo), della chiesa parrocchiale benedetta da papa Urbano II nel 1086, nonché delle iniziative del Comitato “Oratorio San Silvestro”, si trova nel volume “Asti. Storia e cultura” (De Ferrari 2023) di Stefano Masino.
Nel 2024 avrà luogo la cerimonia di scoprimento e benedizione della targa “Area sagrato Don Rodolfo Piglione”, con la presenza di autorità, parrocchiani e cittadinanza.