In Piemonte, solo il 29% dei lavoratori si dichiara pienamente soddisfatto della propria posizione lavorativa, mentre circa il 44% si sente abbastanza apprezzato e stimato sul posto di lavoro. Questi sono alcuni dei principali risultati emersi da “Le nuove lenti per il mercato del lavoro”, una ricerca nazionale condotta da MAW, l’agenzia per il lavoro e parte di W-Group. La ricerca, che ha coinvolto un campione di oltre 2600 lavoratori italiani (di cui circa il 10% proveniente dal Piemonte), mirava a indagare i bisogni, i desideri e le priorità dei lavoratori italiani e piemontesi in un momento di grandi sfide per il settore. L’obiettivo era fornire alle imprese uno strumento utile per affrontare l’aumento del mismatching tra domanda e offerta di lavoro.
I bisogni lavorativi dei piemontesi
Sul posto di lavoro, i dipendenti piemontesi mettono al primo posto l’avere uno stipendio adeguato (80%), in particolare a Torino, dove l’82% dei lavoratori lo indica come priorità. Oltre allo stipendio, i lavoratori piemontesi desiderano anche un bel clima lavorativo (60% per tutto il Piemonte e stessa cifra anche per Torino), crescita personale (44% per tutto il Piemonte e stessa cifra anche per Torino), e carichi di lavoro adeguati (37% in Piemonte e 38% a Torino).
Anche l’avere un ambiente confortevole in azienda (36% nella regione e 35% a Torino) e bassi livelli di stress (34% a Torino) è fondamentale per vivere bene l’esperienza lavorativa. È poi altrettanto importante sentirsi autonomi nello svolgimento delle mansioni e che il posto di lavoro sia vicino a casa (entrambi fattori importanti per il 34% dei torinesi).
La carriera è molto importante per il 59% degli intervistati piemontesi (molto sopra la media nazionale del 55%) ma, paragonata ad altri aspetti personali, si classifica al quarto posto dopo famiglia, realizzazione personale, e denaro. In particolare, a Torino conta molto per il 58% del campione.
I benefit aziendali
I benefit sul posto di lavoro svolgono un ruolo determinante nell’attrarre, coinvolgere e trattenere i talenti. Dall’analisi emerge tuttavia un parziale scollamento tra l’offerta dei datori di lavoro e i desiderata dei dipendenti in materia di benefit: il 40% dei rispondenti piemontesi, infatti, non ne percepisce nessuno. Un dato lievemente peggiore rispetto alla media nazionale di coloro che non percepiscono benefit, pari al 38%.
L’assicurazione sanitaria è il più diffuso (30%, ovvero il doppio che a livello nazionale, percepita dal 15%, a Torino addirittura dal 33%), seguita dai buoni pasto (percepiti dal 30% dei lavoratori piemontesi e in particolare dal 32% a Torino). A Torino sono percepiti molto anche la formazione (33%) e i bonus in denaro (19%).
I più desiderati a Torino sono i bonus in denaro (57%), i buoni pasto (42%) e la formazione gratuita (27%).
I rapporti sul luogo di lavoro
Sul lavoro sono fondamentali i rapporti umani, di cui i colleghi sono un pezzo insostituibile. Dalla ricerca MAW è emerso anche che il rapporto con i colleghi è tra le principali ragioni (29%) per cui i lavoratori piemontesi decidono di restare nell’attuale posto di lavoro. Altre ragioni sono il potersi organizzare in autonomia il lavoro (27%) e la vicinanza del lavoro a casa (25%).
L’ambiente sui luoghi di lavoro, si sa, lo fanno le persone. Il rapporto con i propri colleghi è amichevole per il 56% dei dipendenti piemontesi, di fiducia per il 41% e stimolante per il 22%, anche se per un 27% è comunque migliorabile.
Anche il rapporto con il proprio superiore è determinante per sentirsi a proprio agio sul posto di lavoro. In generale si registrano rapporti positivi con questa figura apicale; tuttavia, per la maggior parte sarebbe migliorabile (41%), per il 39% è di fiducia e per il 31% è amichevole.