"Autostrada del tartufo". Sull’esempio di quelle "del sole" e "dei fiori", per citarne due, sarà questa la denominazione che verrà assunta dall’A33 Asti-Cuneo una volta che la tratta verrà terminata, plausibilmente entro il termine fissato alla fine del 2024.
La novità è una di quelle emerse dalla conferenza dei servizi tenuta questa mattina e terminata da pochi minuti. Passaggio autorizzativo che ha dato l’ultimo e definitivo via libera al tronco A del lotto II.6 tra Verduno e Cherasco. Quello che, in sostanza, consentirà finalmente di percorrere l’intera tratta senza più interruzioni dal casello Asti Est della A21 Torino-Piacenza-Brescia sino alle porte del capoluogo cuneese.
Tra i partecipanti alla conferenza in videocollegamento, dagli uffici presenti nel campo base del cantiere allestito dalla società di costruzioni Itinera ai piedi di Verduno, anche il governatore della Regione Piemonte Alberto Cirio, il presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo col consigliere delegato alla viabilità del comparto albese Roberto Antoniotti e il suo omologo astigiano Maurizio Rasero, i sindaci di Alba Carlo Bo e di Bra Gianni Fogliato coi rispettivi assessori ai Lavori pubblici Massimo Reggio e Luciano Messa, la sindaca di Verduno Marta Giovannini e ovviamente i vertici e i tecnici della concessionaria.
Tra i punti contenuti nell’autorizzazione arrivata dalla conferenza dei servizi e che ora diverrà parte integrante del Piano Economico Finanziario (Pef) dell’opera, la concessione di 42 milioni di euro di opere di compensazione, relative soprattutto alla sistemazione dei due ponti di Pollenzo, quello viabile e quello ciclopedonale. Una misura che consentirà alla Provincia di allocare diversamente i soldi finora stanziati prudenzialmente per l’opera.
Nel conto c’è poi anche la sistemazione della Provinciale 7 ai piedi dell’ospedale di Verduno e la realizzazione della bretella di collegamento tra la stessa Sp 7 e viale Nogaris, nella zona artigianale di Pollenzo. Opera più volte richiesta dal territorio e che, come sottolineato dal governatore Cirio e dal sindaco Fogliato, consentirà "un più agevole collegamento tra la Provinciale 7, l’autostrada e la Statale 231".
Altre opere accessorie, ricadenti sul territorio albese, saranno invece collegate all’iter di approvazione dell’ultimo intervento di completamento autostradale, quello riguardante l’allargamento e la sistemazione della tangenziale di Alba, opera ancora da autorizzazione – il suo iter è allo stadio della cosiddetta "Valutazione strategica" – e i cui lavori seguiranno senza soluzione di continuità a quelli del tronco A tra Verduno e Cherasco una volta che questi saranno siano terminati.
Proprio la futura qualificazione della quattro corsie albese, che formalmente rimarrà tangenziale, quindi strada ad alto scorrimento e non autostrada, consentirà ai mezzi agricoli di continuare a circolarvi.
Questo, insieme al permanere della sua gratuità – nel suo percorso attuale, quello compreso tra Baraccone di Castagnito e cantina Roddi, e per le utenze destinate all’ospedale di Verduno –, sono stati tra i punti approvati dalla conferenza col benestare del Ministero delle Infrastrutture e quindi inseriti nel Pef dell’opera, come sottolineato con ovvia soddisfazione dal governatore Alberto Cirio, insieme al presidente Robaldo, ai sindaci e ai diversi amministratori intervenuti questa mattina sul cantiere dell’autostrada.
Andrea Giaccone: "Grazie a Salvini completeremo l'A33"
Anche il deputato astigiano della Lega, Andrea Giaccone, commenta positivamente la giornata di oggi: "Con lo sblocco dei lavori per il completamento del lotto 6 dell’Autostrada A33 Asti-Cuneo, restituiamo finalmente al nostro territorio un’infrastruttura fondamentale per il miglioramento della viabilità e il rilancio di quest’area. E’ concreto l’impegno del vicepremier e Ministro Matteo Salvini che sta lavorando per far ripartire cantieri e lavori, realizzando le opere di cui il nostro Paese, da Nord a Sud, ha estremamente bisogno. I nostri cittadini aspettavano da decenni il nuovo lotto della Asti-Cuneo che, tra l’altro, renderà ancora più funzionale l’intero tronco e valorizzerà un’intera area in cui ricadono due siti dichiarati patrimonio Mondiale dall’Unesco. Oggi, con Salvini al Mit, siamo in grado di dare al Piemonte e ai nostri cittadini risposte adeguate alle loro necessità. Sono certo che sul piano dello sviluppo economico e del rilancio turistico, produrrà un impatto positivo”.
Lo dichiara il deputato astigiano della Lega Andrea Giaccone.