Una giornata diversa, un'occasione per apprendere da vicino il valore della ricerca scientifica, dell’inclusione sociale e della solidarietà: la lezione allo Scientifico del giovane ricercatore sulle nuove frontiere della lotta medica alle malattie genetiche, Gabriele Pedrazzani, ha rappresentato il modo migliore per conoscere il lavoro del suo Centro di ricerche, il Tiget di Milano, ovvero l’Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica di Milano.
Diretto da Luigi Naldini, il centro rappresenta un polo di riferimento internazionale per la ricerca sulle terapie avanzate. Nato nel 1996 da un accordo tra la Fondazione Telethon e l’ospedale milanese, il Tiget concentra la sua attività di ricerca soprattutto sul fronte delle malattie genetiche rare.
I ragazzi del “Vercelli” dell’ultimo anno hanno avuto così la possibilità di conoscere la delicata e significativa missione, scientifica e umana, che i ricercatori come il professor Pedrazzani, portano avanti, comprendendo anche come anche piccoli passi concreti possano far raggiungere grandi traguardi della vita.
Il progetto rientra nella vocazione didattica della Fondazione Telethon, con l’obbiettivo di raccontare la ricerca scientifica e la genetica in modo dinamico e divertente, come è stata, in effetti, la lezione sui generis del giovane medico.
Il Cpia di Asti
Raccontare la storia di una comunità significa dare spazio alle voci di chi la costituisce, di chi spesso ha lasciato, suo malgrado, un segno di sè solo sui documenti fiscali delle varie tasse che, nel corso dei secoli, sono state di volta in volta applicate.
Questo è il sunto emerso dalla “lectio magistralis” che Vincenzo Galliani ha tenuto presso il CPIA di Asti, il centro d’istruzione per gli adulti, in Piazza Leonardo da Vinci 11.
Introdotto dal Dirigente Scolastico Davide Bosso, il ricercatore ha basato il suo intervento agli studenti dei percorsi CPIA / Penna e CPIA / Artom sull’importanza di un confronto tra dati diversi, evidenziando come per la consultazione e l’analisi delle carte d’archivio occorra utilizzare un metodo scientifico.
Vincenzo Galliani, fiorentino, esperto della simbologia medioevale, studioso eclettico della cosiddetta “storia minore”, ha analizzato l’importanza degli archivi storici comunali e parrocchiali nella interpretazione delle fonti scritte, giungendo a porre in rilievo come la “grande storia” determini e condizioni la vita delle gente comune.
Le carte utilizzate durante l’incontro, datate tra il XVI e il XX secolo, sono state quelle conservate negli archivi storici parrocchiale e comunale di Cortazzone (paese del quale Galliani è vice- sindaco).
Galliani ha concluso l’intervento sottolineando il fatto che nessun tema nella storia è intrinsecamente “micro” o “macro”, principale o marginale, grande o piccolo, perché tutto dipende dal modo in cui è analizzato.
Presentati all'Artom i risultati del progetti "Ti racconto l'INPS"
Questa mattina (martedì 7 novembre), presso l'Aula magna della sede astigiana dell'ITIS Artom, si è svolta una presentazione dei risultati del progetto "Ti racconto l'INPS" un'iniziativa di PCTO (precedentemente conosciuta come alternanza scuola-lavoro).
Questo progetto è stato sviluppato in collaborazione tra l'INPS di Asti e l'ITIS Artom, in occasione del 125° anniversario della previdenza italiana. L'obiettivo principale del progetto era quello di avvicinare i giovani studenti al mondo del lavoro e della previdenza, fornendo loro una migliore comprensione delle prestazioni offerte dall'INPS.
Gli studenti coinvolti - ovvero Davide Demuru, Ervin Sadiku, Luel Fero, Nektar Hila, Riccardo Marengo e Sergio Curecheru - hanno lavorato durante i mesi estivi e hanno condiviso le loro esperienze con i loro coetanei in un incontro tenutosi in quella giornata. Successivamente, il progetto verrà presentato anche agli studenti delle altre scuole superiori nel mese di dicembre.
Franco Calcagno, dirigente dell'ITIS Artom, ha commentato: "Grazie a questo progetto, Scuola e INPS hanno esplorato un nuovo modo di avvicinare e ampliare le competenze previdenziali dei giovani, conoscenze fondamentali per prepararli al mondo del lavoro e renderli consapevoli dei propri diritti".
La professoressa Chiara Cerrato, referente di educazione civica dell'Istituto, ha evidenziato come il programma di educazione alla cittadinanza attiva includa moduli specifici di educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale. Questo progetto, che ha coinvolto gli studenti nell'insegnare ai propri compagni, ha dimostrato come l'atto di insegnare sia un metodo efficace di apprendimento.
Salvatore Bullara, responsabile del progetto per l'INPS, ha sottolineato l'importanza di far comprendere alle giovani generazioni il welfare e i relativi costi, per una riflessione critica sulla sostenibilità del sistema previdenziale e l'eventuale necessità di apportare correzioni.
Per il direttore della sede INPS di Asti, Fiorenzo Prato, la conoscenza dei diritti previdenziali è essenziale per ogni futuro lavoratore. La diffusione di queste informazioni è cruciale per garantire un futuro stabile e sereno, e rappresenta il primo passo verso una cittadinanza attiva e consapevole.