Sanità - 07 novembre 2023, 17:46

Liste di attesa e organici: il Comitato Articolo 32 chiede un incontro ai sindaci dell'Asl At e al direttore generale Asl

Il Comitato, formato da associazioni e sindacati, ha lo scopo di tutelare la salute e rende note alcune mail degli utenti. Le testimonianze

Il Comitato Articolo 32, costituitosi ad Asti nel mese di aprile 2023 ha richiesto al sindaco di Asti, Maurizio Rasero, a tutti i sindaci appartenenti all'Asl At e al direttore generale Francesco Arena, un incontro sulla salute pubblica.

Nelle intenzioni del comitato i punti degli incontri dovrebbero essere: 


Organici del personale sanitario e amministrativo e tecnico Asl Asti;

Programma di abbattimento delle liste d’attesa;

Valutazione sul fabbisogno di posti letto all’ospedale Cardinal Massaia;

Potenziamento dei servizi territoriali di Asti e Provincia (PNRR);

Il Comitato Art 32 racchiude in sé diverse anime: organizzazioni sindacali come Cgil, NurSind, Nursing UP, Anaoo  di Asti e diverse associazioni: Acli Asti Cambia, Asti Lab, Ass. Alzheimer, Ass. Italiana Epilessie, Ambiente Asti, Anpi, Asti Oltre, Cambiamo Asti, Casa del Popolo, ASTI, Cittadinanzattiva Asti, Collettivo Pace Asti, FederConsumatori , Nuova Direzione, Passi solidali, Politeia Nizza, Prendiamoci cura di Asti, Rete Welcoming, Tempi di Fraternità.

"Il nostro scopo - spiega il Comitato - è la difesa della sanità pubblica e il diritto di tutti i cittadini, compresi gli incapienti, alle cure sanitarie gratuite. Il Comitato svolge un’attività di osservazione sull’andamento delle attività sanitarie pubbliche e di valutazione quantitativa e qualitativa sull’erogazione dei servizi offerti ai cittadini".

A questo scopo è stato aperto un indirizzo di posta elettronica (comitatoart32asti@gmail.com )che, in pochi giorni, ha ricevuto diverse segnalazioni degli utenti. Segnalazioni che spesso arrivano anche al giornale.

Le mail 

1 Buongiorno Nel nostro caso: ecografia addome per una bambina 8 anni bisogna andare ad Alessandria e aspettare 6 mesi minimo. Per far l’esame per le prove allergiche andremo ad Acqui e abbiamo aspettato 7 mesi.

Noi genitori siamo costretti ad andare ad Alessandria all' Ospedaletto per la maggior parte degli esami per i bimbi perché ad Asti è praticamente impossibile avere il servizio medico.

2 Buongiorno. Una risonanza magnetica al ginocchio che ho tentato di prenotare questa settimana. Mi han detto che il primo posto libero sarebbe stato a marzo 2024. Sul regime convenzionato siamo a fine gennaio... Il sospetto diagnostico è la rottura del menisco... Non è accettabile... 

Grazie 

3 Buongiorno, a marzo 2023 ho provato a prenotare una ecografia addome/linfonodi per l'anno successivo e mi è stato detto che non c'era posto. Per non doverla fare a pagamento ho dovuto prenotare a Casale Monferrato. Per una visita oculistica invece sono dovuta andare presso un CDC di Torino.La situazione all'ospedale di Asti è imbarazzante.

4 Espongo cosa mi hanno detto al Cup ospedale Asti in riferimento a una mia richiesta di visita oculistica per poter effettuare asportazione di cataratta risposta: non abbiamo nulla cosa significa nessuna data? Ho pensato ma una data anche lontanissima dovrebbe esserci o no?

5 Buongiorno, con la presente segnalo che dal 9 di agosto aspetto una visita reumatologica da eseguire entro 60 giorni, trovato un posto il 31 gennaio a Cuneo (200. Km andata e ritorno) in alternativa 200 euro privatamente.

6 Volevo comunicare che ho chiamato il CUP per prenotare un’ecografia tiroide e mi hanno detto che ad Asti non c’è posto. C’è solo posto a giugno 2024 ad Alessandria.  Qualsiasi canale si usa per prenotare non c’è mai posto per fare nessuna visita. Sia per telefono sia online sia in farmacia. Non si può essere visitati ad Asti. Non proverò mai più con il SSN, andrò sempre a pagamento.

Dalla stessa persona Vi scrivo per comunicarvi un reclamo per la mal organizzazione del servizio per prenotazioni visite con regime sanitario.

Dovevo prenotare una radiografia per mio padre e ho provato a farlo tramite sito come faccio sempre, però il sito mi diceva che l’insieme delle prestazioni contenute nella ricetta non poteva essere erogato online un appuntamento.

Così ho chiamato al numero verde ************ dove cadeva subito la linea. 

Ho chiamato al numero *********** e nonostante la voce guida dava la possibilità di prenotare con la mutua, l’Operatore mi ha detto che il numero è solo per le prestazioni private, mi ha dato il numero 011***** e ho chiamato, sono stata 2 ore e ogni volta buttano giù perché dice che ci sono troppe chiamate. 

Ho provato tante volte a chiamare il numero di Asti 0141****** e non risponde mai nessuno fino a quando chiudono la chiamata.

Così ho chiamato numero verde ********** per sapere come potevo fare dopo un’intera mattinata al telefono. 

Mi hanno detto che il numero 0141 di Asti non effettua prenotazioni per telefono, cosa che non è assolutamente vero perché sono anni che prenotiamo tutti con quel numero li, oppure online. 

Mi aveva risposto un certo B**** al numero di Asti e ha pure chiuso il telefono in faccia. Ancora devo prenotare la visita e non so come fare.  Posso avere un’indicazione corretta o siete solo bravi a passarvi il problema da un numero ad un altro?!

7 Anche a me è capitato di avere problemi con le prenotazioni. Ho fatto reclamo in direzione sanitaria e ho inviato diverse email e diverse chiamate ma non ho mai ricevuto risposte soddisfacenti. Vi inoltro le email se possono essere di aiuto. Io ho rinunciato nel prenotare con SSN perché non c’è mai posto ad Asti. 

Le considerazioni dell'ex direttore sanitario Roberto Gerbi

Roberto Gerbi, portavoce del comitato ma che esprime le sue considerazioni come ex direttore sanitario e non come portavoce ci spiega: "Il problema principale sono le Liste di Attesa. Il punto non è solo il Covid e il post Covid che ha aggravato, certo, ma il problema ha la base in interessi molto grandi con il tentativo negli ultimi anni di favorire la sanità privata. Decine di miliardi l'anno che muovono interessi a tutti i livelli, il fatto che si creino liste così lunghe va a vantaggio del privato. E' come se pagassimo le tasse due volte. Con le tasse che paghiamo queste cose dovrebbero essere a disposizione. Ci sono delle politiche che vogliono favorire la sanità privata".