Cultura e tempo libero - 07 novembre 2023, 07:21

Sabato al Museo diocesano di Asti il concerto "Giovani cembalisti crescono"

L'evento all'interno della rassegna Regie Sinfonie e vedrà protagoniste Federica Leombruni e Claudia Rossi, due promettenti musiciste

Sabato 11 novembre alle ore 18.15 presso il Museo Diocesano San Giovanni di Asti si terrà la rassegna Regie Sinfonie organizzata dai Musici di Santa Pelagia. Questa associazione culturale, che gestisce il Civico Istituto di Musica "Giuseppe Verdi" di Via Natta 22 dal 2017, presenta il concerto "Giovani cembalisti crescono", dedicato interamente alla giovinezza e eseguito dall'orchestra barocca dei Giovani dell'Academia Montis Regalis, diretta dal famoso direttore Andrea Marchiol.

Il concerto vedrà come protagoniste due delle migliori laureate della classe di Clavicembalo della professoressa Francesca Lanfranco del Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Torino: Federica Leombruni e Claudia Rossi. Le due bravissime soliste si esibiranno nel magnifico Concerto per due clavicembali BWV 1061 di Johann Sebastian Bach, seguito dal Concerto BWV 1055 eseguito da Claudia Rossi. Entrambi i concerti sono gioielli della vasta produzione strumentale del celebre compositore tedesco.

La Sinfonia del Farnace di Antonio Vivaldi sarà eseguita in seguito. Quest'opera, relativamente poco conosciuta, offre un'interessante finestra sull'attività teatrale del Prete Rosso, che non solo si distinse come compositore, ma anche come impresario. Il programma si concluderà con il celebre Concerto Grosso "Il pianto di Arianna" di Pietro Antonio Locatelli, uno dei più grandi violinisti di tutti i tempi, autore di importanti raccolte di concerti per violino.

Il programma proposto è molto variegato e permetterà al pubblico di assistere ai primi passi di carriera di due talentuose clavicembaliste che, in un futuro non troppo lontano, potrebbero essere acclamate nelle sale da concerto più prestigiose del mondo. Tale iniziativa conferma la grande attenzione che Regie Sinfonie presta ai giovani musicisti che si dedicano all'esecuzione delle opere del repertorio preromantico utilizzando strumenti originali e rispettando pienamente le prassi in uso nel XVII e XVIII secolo.

Redazione