Le case degli ebrei, alla periferia di Parigi, contrassegnate con la stella di David, cori e cartelli infami documentati troppe volte in questi giorni dai giornali di tutto il mondo.
C'è un fantasma che si aggira per l'Europa? Un sentimento che si insinua come un serpente pronto ad avvelenare le coscienze come ha fatto nei giorni più bui del '900? E come si lega il vecchio e il nuovo antisemitismo con la questione geopolitica in Medio Oriente? Asti è al riparo da questi rigurgiti che pensavamo di aver consegnato definitivamente alla storia?
Di queste e altre domande abbiamo parlato con Luigi Florio, già sindaco di Asti e presidente dell' Associazione Italia- Israele, che oggi, alle 12, davanti alla sinagoga di via Ottolenghi, organizza una "Mezz'ora di raccoglimento contro il vecchio e il nuovo antisemitismo".
Parteciperanno autorità, forze politiche e rappresentati della comunità ebraica di Torino. Verranno letti anche alcuni brani di sopravvissuti alla Shoah.
Avvocato Florio, davvero è tornato l'antisemitismo?
Diciamo che mai è andato via. Quello che succede nel mondo è sotto gli occhi di tutti: fenomeni di antisemitismo violento sono accaduti non solo nel medio Oriente ma ovunque nel mondo. Sembra quasi che quanto sta succedendo ora tra Israele e Palestina in questi giorni abbia decretato un "iberi tutti" e dato sfogo ad un mai sopito odio verso l'ebreo. Perché in questi casi parliamo di odio non solo verso Israele ma verso le popolazioni ebraiche in tutti i continenti.
Il Governo israeliano però sta usando la mano pesante nella striscia di Gaza.
Certamente . Non si può tuttavia non rilevare come gli odiatori di Israele non abbiano mai fatto sentire la propria voce per le decine di migliaia di civili ucraini uccisi dai russi dall' inizio della loro guerra. Che ci sia una differenza è evidente. La Russia ha invaso un paese che non le ha fatto nulla e fa stragi da un'anno e mezzo. Non si è visto nessuno, se non forse nei primissimi giorni, prendere posizioni così dure come nei confronti di Israele. Lo stato ebraico ha reagito ad un attacco contro - lo ricordo - popolazione civile inerme che comprendeva anche donne e bambini: una violenza che non aveva precedenti dal 1945. Ha dichiarato guerra ad Hamas: questo sicuramente ha comportato - e stringe il cuore a tutti - anche diverse migliaia di vittime civili, ma ricordiamoci che è un'azione bellica per cui nessuno, nemmeno i migliori amici di Israele, si sente di esultare. Ma sappiamo come vanno i conflitti: la seconda guerra mondiale è finita con due bombe atomiche.
Veniamo ad Asti: c'è il rischio di assistere a fenomeni di antisemitismo verso simboli importanti come la sinagoga o il cimitero ebraico (in galleria fotografica ndr)?
Asti da questo punto di vista è sempre stata una realtà tranquilla. Ovviamente in questo periodo qualsiasi potenziale obiettivo ebraico è tenuto sotto particolare attenzione da parte delle forze dell'ordine perché ritenuto sensibile. Al momento ritengo che non ci sia ad Asti un clima caratterizzato da fenomeni razzisti o antisemiti. E' ovvio che oggi, qualsiasi posto del mondo è esposto a rischi, magari non da minacce locali ma da gruppi esterni che arrivano da fuori e operano a casaccio. Ci troviamo in un periodo difficile.
Vi aspettavate le polemiche per l'esposizione della bandiera di Israele in Municipio.
Come associazione non abbiamo fatto alcuna polemica perché l'osservazione fatta dal gruppo consigliare (Uniti si Può ndr) che ha chiesto che venisse tolta la bandiera dal municipio è giuridicamente corretta. L'esposizione infatti può essere fatta solo in determinati casi. Il sindaco, che ha sentito il Prefetto, ha ritenuto correttamente di farla ritirare. Il fatto è che le stesse persone che avevano fatto questa richiesta, tempo fa avevano espresso il desiderio che venisse esposta la bandiera dell'Ucraina nei primi giorni successivi dell'aggressione russa. Questo dimostra, in maniera sfavorevole, la disparità di giudizio verso lo stato ebraico: ci sono i due pesi e le due misure. Se era stata fatta un'eccezione a quella norma allora, a mio parere si sarebbe dovuta fare anche per Israele.
Oggi saranno presenti tutte le forze politiche?
Sì, abbiamo invitato tutti e mi hanno dato già la loro adesione il Partito Democratico, Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega Azione, Italia Viva e anche il capogruppo consiliare dei 5 Stelle mi ha detto che farà il possibile per essere presente.
Parteciperanno anche esponenti dell'associazionismo che lo scorso sabato sono scesi in piazza per la pace?
Io non ho notizie: mi auguro che come nessuno tra coloro che capiscono le ragioni di Israele è andato a disturbare in una loro manifestazione, allo stesso modo non ci siano provocazioni nella nostra Siamo in un sistema democratico dove tutte le opinioni sono ammesse. E' inevitabile legare il vecchio e il nuovo antisemitismo, ma ricordiamo che il principale motivo per cui viene fatta questa iniziativa, così come verrà fatta un'altra analoga il primo dicembre in Biblioteca, è quello di ricordare il terribile momento del rastrellamento degli ebrei astigiani del primo dicembre 1943.