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Scuola | 24 ottobre 2023, 17:13

Penna: la Provincia posticipa di un anno la decisione. Rasero con la minoranza

L'Istituto, che doveva essere accorpato all'Artom rimane autonomo dopo la decisione del Consiglio Provinciale

L' inaugurazione dei nuovi locali del Penna di San Damiano, lo scorso anno

L' inaugurazione dei nuovi locali del Penna di San Damiano, lo scorso anno

Mentre il dimensionamento scolastico per quanto riguarda il capoluogo - ieri il Consiglio Comunale di Asti  ha approvato la pratica (leggi QUI) - ha sollevato un vespaio di polemiche, il consiglio provinciale, chiamato a decidere sull' eventuale accorpamento tra l'Istituto Penna e l'Artom di Asti, ha deciso di posticipare la discussione di un anno. 

Una scelta, questa,  che ha visto il sindaco di Asti e presidente della Provincia Maurizio Rasero prendere posizione a favore del posticipo della decisione insieme ai consiglieri espressione politica della minoranza, ovvero Luigi Gallareto, Andrea Gamba e Mario Malandrone. 

Il Penna, già al centro di una polemica politica la scorsa primavera, manterrà così, almeno per tutto il 2024 la propria autonomia. Nell'autunno 2022 l'Istituto aveva  proposto l'attivazione di un percorso enogastronomico presso la sede di Asti in affrancamento a quello già operativo presso la sezione associata di San Damiano: corso questo che non era partito ed aveva dato il via ad una querelle politica. Oggi, la decisione pare scatenare altri malumori in seno all'Ente Provinciale. 

"Va bene che si posticipi di un anno la decisione sul Penna - spiega il sindaco di San Damiano, Davide Migliasso, anch'egli consigliere provinciale - ma nel frattempo lavoriamo perché l'Istituto possa camminare sulle sue gambe e non rischiare l'accorpamento per mancanza di studenti. Ricordo che , per un comune di medie - piccole dimensioni come quelli della nostra provincia, l'esistenza di una scuola sul proprio territorio e una risorsa e un valore aggiunto per il territorio. L'accorpamento con l'Artom, in accordo anche con il dirigente Franco Calcagno che aveva dato la propria disponibilità , avrebbe portato ad una maggiore sinergia e la possibilità di attivare corsi, come quello di informatica, che avrebbero dato nuova linfa e attrattiva per l' Istituto". 

Il sindaco di San Damiano non fa mistero di aver puntato molto sul plesso scolastico del paese: nel 2022 l'edificio è stato oggetto di un profondo intervento di risanamento e messa in sicurezza, per un valore di circa un milione di euro finanziati dal Ministero dell'Istruzione e cofinanziati dalla Provincia. Anche il Comune aveva fatto la sua parte finanziando con fondi propri le cucine.

"Ora con il nuovo dirigente, Giorgio Marino, che ringrazio - spiega Migliasso - ci stiamo muovendo per creare le condizioni di una maggiore attrattività per l'Istituto. Il nostro obiettivo, nel complesso, è quello di arrivare a 100 nuove iscrizioni per permettere al Penna di mantenere la propria autonomia". E a chi contestava una difesa a spada tratta del percorso enogastronomico, Migliasso invita a guardare ai numeri: "Molte delle iscrizioni per Asti arrivano dal capoluogo stesso: per questi studenti andare a San Damiano non cambia nulla, dal momento che il paese è ben servito dai mezzi pubblici". 

Anche se non è una frattura in seno al consiglio provinciale, il presidente della Provincia, Maurizio Rasero, rivendica la bontà delle scelte fatte: "Abbiamo deciso di salvaguardare una realtà importante per Asti. Chi mi contesta di guardare solo al capoluogo dovrebbe forse farsi un esame di coscienza e capire che difende a spada tratta un istituto che da solo non sta in piedi". 

Esprime soddisfazione invece Mario Malandrone, tra i più critici sull'eventuale accorpamento: "Si è fatta una scelta che prende atto dell'unicità e della tipicità del Penna: un istituto particolare con un azienda agricola , che forma tecnici agrari, che forma su enogastronomico e alberghiero, che lavora in carcere e che fa corsi serali per adulti - spiega - Bene uno stop sull' accorpamento: ora si tratta di lavorare sul futuro di quell' istituto , un istituto che si asti potrebbe essere ancora più attrattivo ad esempio sul tema alberghiero e enogastronomico. Questa vicenda dimostra che un territorio può difendere se vuole un ' autonomia , una tipicità , una storia e farlo partendo da posizioni politiche differenti quali le mie e del presidente Rasero".

Equidistante la posizione del sindaco di Mombercelli, e consigliere provinciale all'edilizia scolastica Ivan Ferrero: "Dal punto di vista della struttura, la decisione di un eventuale accorpamento non avrebbe impattato né in un senso né nell'altro. Durante la discussione ho compreso sia le ragioni di un eventuale accorpamento con l'Artom, sia la possibilità di intraprendere, con la decisione del rinvio, un'altra strada, che possa privilegiare l'autonomia dell'Istituto". 

Alessandro Franco


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